Azimut strega Piazza Affari: cosa alimenta la corsa al rialzo?

Il protagonista indiscusso di oggi a Piazza Affari è senza dubbio Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) che sta vivendo una giornata a dir poco scoppiettante. Dopo aver archiviato la sessione di venerdì scorso con un rialzo di poco inferiore ad un punto e mezzo percentuale, Azimut quest'oggi viene travolto da una valanga di ordini in acquisto.

Dopo essere stato sospeso in più di un'occasione per eccesso di rialzo. il titolo negli ultimi minuti viene scambiato a 18,81 euro, ad poca distanza dai massimi intraday e al top da agosto scorso, con un poderoso rally del 12,64%. Gli acquisti vengono alimentati da volumi di scambio decisamente esplosivi, visto che fino ad ora sono transitate sul mercato quasi 8,5 milioni di azioni, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a poco meno di 1 milione di pezzi.

Utile netto 2017 atteso tra 215 e 225 mln di euro

A scatenare la corsa all'acquisto su Azimut sono le indicazioni arrivate in mattinata in coincidenza con l'apertura della convention del gruppo che si terrà oggi e domani a Montecarlo.
Azimut ha fatto sapere che prevede di archiviare il 2017 con un utile netto consolidato compreso tra 215 e 225 milioni di euro, il secondo miglior risultato della sua storia, mentre entro il 2019 conta di raggiungere un utile pari a 300 milioni di euro, confermando così l'obiettivo previsto dall'attuale piano quinquennale.

Già raggiunti alcuni target del piano industriale

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) comunicato si legge inoltre che Azimut ha registrato una raccolta netta recordo di 6,8 miliardi di euro nel 2017, portando così il patrimonio complessivo sopra la soglia dei 50 miliardi di euro. Il target indicato nel business plan, previsto per la fine del 2019, è stato così raggiunto con due anni di anticipo.

Inoltre è già stato pienamente raggiunto e superato anche l'obiettivo fissato a fine piano, ossia per il 2019, relativo alle masse totali delle attività estere del gruppo. Alla fine del 2017, infatti, il totale del patrimonio gestito dalle realtà non italiane della galassia Azimut ha raggiunto il 25% del totale, contro il 15% preventivato a piano.

In arrivo maxi dividendo da 2 euro, il doppio del 2016

Sulla base di questi dati il Cda proporrà la distribuzione di un dividendo pari a 2 euro per azione, il doppio rispetto a quello del 2016, con un payout superiore al 100% e un rendimento della cedola pari all'11% al prezzo attuale.
L'Ad di Azimut, Sergio Albarelli, ha affermato che la proposta di distribuire un dividendo di 2 euro per azione riflette l'impegno a continuare a premiare la fiducia degli azionisti ed è espressione di quanto il management creda nel valore del titolo, attualmente sottovalutato, il cui grande potenziale di crescita sarà a beneficio degli azionisti.

Albarelli ha inoltre aggiunto che gli effetti positivi di tutte le attività avviate nel 2017 si manifesteranno in modo ancora più evidente nel corso del nuovo anno, che si apre sotto i migliori auspici in un clima di entusiasmo condiviso.

Il patto di sindacato punta ad aumentare la partecipazione in Azimut

A dare ulteriore spinta al titolo sono anche le indicazioni che arrivano dal patto di sindacato di Azimut, i cui aderenti hanno discusso oggi a Montecarlo, dell'avvio di un progetto di studio e valutazione di una potenziale operazione di rafforzamento della partecipazione detenuta nel capitale di Azimut Holding (Londra: 0MHJ.L - notizie) .

Secondo quanto spiegato in una nota, l'operazione, che conferma la volontà di sostenere la crescita futura del gruppo, potrebbe essere realizzata mediante l'acquisto a leva o assistito da un finanziamento, da parte del patto, eventualmente anche con la partecipazione di uno o più primari investitori, di azioni ordinarie Azimut fino ad un massimo del 10%, comunque per numero di azioni che non obblighi il patto al lancio dell'offerta pubblica di acquisto.

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