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Banca Ifis: analisi tecnica della giornata

Il ribasso delle ultime settimane ha ulteriormente avvicinato Banca ifis (Londra: 0NBX.L - notizie) verso il sostegno fondamentale. In mancanza di una pronta reazione, area 17.63 euro rappresenta il prossimo target ed avrà il compito di arginare ulteriori affondi e favorire un rimbalzo (che potrebbe arrivare anche prima). Chiusure di seduta al di sotto di questo sostegno, potrebbero cambiare radicalmente in peggio il quadro di medio termine e favorire così nuovi affondi in direzione di quota 17.55 e 17.33 euro in prima battuta (2° target area 16.85 euro). I primi spiragli positivi si aprirebbero grazie al superamento di 20.80 euro, evento che anticiperebbe una estensione verso area 22 euro (1° target). Attenzione alle prossime sedute settimanali, potremmo assistere a forti alti e bassi. Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 35%, il 15% in 12 mesi, +101% in 3 anni e + 304% in 5 (dal 2002 ad oggi +146%). La scorsa settimana voci di corridoio (si vociferava anche a maggio) sostenevano che Banca IFIS era ormai ad un passo dall’acquisizione di Interbanca da GE Capital, con un’offerta da circa 200 milioni di euro.

Medie mobili esponenziali:

il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Con otto operazioni di acquisto e quasi 2,3 miliardi di NPL comprati da inizio 2016, Banca IFIS si conferma una delle realtà più attive nel settore dei crediti di difficile esigibilità, con particolare riferimento al segmento del credito al consumo domestico, nel quale l’istituto è specializzato. Oggi Banca IFIS comunica infatti la chiusura di altri due deal di acquisto – che si aggiungono ai sei già effettuati nei mesi scorsi – di due portafogli di Non-Performing Loans unsecuredper un valore nominale pari a 176 milioni di euro. Il primo portafoglio, del valore nominale di circa 104 milioni di euro e corrispondente a 3.900 posizioni, è stato ceduto a Banca IFIS da un primario player bancario ed è composto per la maggior parte da scoperti di conto corrente (65%). La seconda transazione è relativa a un accordo forward flow con una delle una delle principali società italiane di credito al consumo, che prevede la cessione mensile a Banca IFIS di circa 6 milioni di euro di crediti Non-Performing per 12 mesi, per un totale di 72 milioni di euro (valore nominale).

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online