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Banche ancora in corsa. Analisti cauti: strategie su vari titoli

A Piazza Affari i titoli del settore bancario continuano a giocare il ruolo di protagonisti e così dopo la giornata decisamente frizzante di ieri, continuano a catalizzare gli acquisti. Banca Monte Paschi e Banca Popolare dell'Emilia Romagna viaggiano in rally del 7,88% e del 7%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) avanzano di oltre il 3%, seguiti da Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) che si apprezzano del 2,69% e del 2,5%. Procedono in maniera più cauta Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che salgono dell'1,67% e dell'1,33%.

Ottima reazione dei bancari all'esito del referendum

L'incertezza politica che ha seguito all'esito del voto sul referendum di domenica scorsa non sembra spaventare in alcun modo il settore bancario a Piazza Affari, stando almeno alla reazione molto positiva di queste ultime due sedute. In un primo momento si era temuto che la vittoria del no avesse potuto mettere a rischio il processo di ricapitalizzazione delle banche e in particolare di Banca Monte Paschi, Unicredit e Banca Carige (Dusseldorf: -BJ51.DU - notizie) . Stando a quanto dichiarato da Lorenzo Alfieri, country head per l'Italia di JP Morgan Asset Management, gli investitori sono convinti che ci sarà una soluzione condivisa tra le Autorità italiane e quelle europee per le banche.

Aumenti di capitale cruciali per pulizia Npl

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Tanto basta per allentare le tensioni sul comparto che riesce così a catalizzare nuovamente gli acquisti, fermo restando che secondo Jp Morgan gli aumenti di capitale sono di fondamentale importanza per la pulizia dei crediti non performanti all'interno dei bilanci bancari.

Gli analisti ricordano che i crediti deteriorati dell'Italia, pari a circa 200 miliardi di euro, corrispondono a circa il 30% del totale in Europa. Al momento i non performing loan non stanno calando in maniera rilevante perchè la copertura è ancora troppo bassa nella periferia.
L'idea di JP Morgan è che in mancanza di ricapitalizzazioni che permettano di ripulire il sistema dai crediti non performanti, difficilmente assisteremo ad un re-rating per i bancari di Piazza Affari.

La view di Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) sul comparto bancario

Ad esprimersi con una certa cautela sui titoli del comparto bancario sono anche i colleghi di Morgan Stanley i quali credono per le banche europee le prospettive per i margini nel breve termine restino difficili. La banca americana però ha più fiducia nel fatto che il trend del net interest income tocchi il fondo nel primo semestre del prossimo anno e questo ha indotto ha rivedere leggermente al rialzo le stime sul margine di interesse del settore bancario.

Morgan Stanley si aspetta che gli utili delle banche europee crescano di circa il 6% nel 2016 e dell'8% il prossimo anno. Gli analisti prevedono inoltre che dovrebbero proseguire i risparmi sui costi, segnalando che fino a quando le banche continueranno a ristrutturare e a ridurre il rischio sui loro modelli di business, si avrà un aumento del loro appeal.

Le strategie sui titoli di Piazza Affari

Guardando più da vicino ai bancari di Piazza Affari, nessuno rientra nella list dei most preferred di Morgan Stanley, ma nanche in quella dei least preferred. Il titolo preferito dagli analisti tra quelli italia è Intesa Sanpaolo, l'unico ad essere coperto con una raccomandazione "overweight". Il prezzo obiettivo è stato alzato da 2,6 a 2,9 euro, sulla scia di una revisione delle stime sull'utile per azione w sul dividendo, aumentate del 20% per il 2017 e del 4% per il 2018.

Meno entusiasmo per Unicredit al quale è assegnato un rating "equalweight", con un target price a 2,75 euro. La medesima raccomandazione viene espressa per Banca Monte Paschi, ma anche per Mediobanca, il cui fair value è fissato a 7,3 euro.

Non cambia il giudizio per le Popolari coperte tutte con un rating "equalweight", a partire da Banca Popolare di Milano il cui prezzo obiettivo viene rivisto al ribasso da 0,45 a 0,35 euro. Le previsioni sull'utile per azione sono state tagliate del 20% per quest'anno, del 9% per il 2017 e del 7% per il 2018.

Gli analisti di Morgan Stanley hanno messo mano anche alle stime di Banco Popolare, intervenendo però in questo caso al rialzo, almeno con riferimento all'anno in corso, mentre per il 2017 e per il 2018 sono state tagliate rispettivamente del 36% e del 29%.
Anche per Banco Popolare il rating resta "equalweight", con un target price che scende da 2,4 a 2,2 euro.

Infine, lo stesso giudizio è assegnato a Ubi Banca, il cui fair value passa da 3,6 a 3 euro, Gli analisti hanno tagliato dell'1% le stime sull'utile per azione riferite all'anno in corso, alzando però quelle relative al 2017 e al 2018, nell'ordine rispettivamente del 2% e del 3%, mentre le aspettative sul dividendo sono state ridotte del 18% con riferimento al periodo 2016-2018.

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