Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.987,67
    -118,34 (-0,35%)
     
  • Dow Jones

    39.375,87
    +67,87 (+0,17%)
     
  • Nasdaq

    18.352,76
    +164,46 (+0,90%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    83,44
    -0,44 (-0,52%)
     
  • Bitcoin EUR

    52.036,27
    -515,68 (-0,98%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.173,70
    -34,99 (-2,90%)
     
  • Oro

    2.399,80
    +30,40 (+1,28%)
     
  • EUR/USD

    1,0844
    +0,0029 (+0,27%)
     
  • S&P 500

    5.567,19
    +30,17 (+0,54%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.979,39
    -8,09 (-0,16%)
     
  • EUR/GBP

    0,8457
    -0,0015 (-0,17%)
     
  • EUR/CHF

    0,9703
    -0,0023 (-0,23%)
     
  • EUR/CAD

    1,4779
    +0,0065 (+0,44%)
     

Banche, rottura trattative su contratto, verso sciopero a gennaio

di Andrea Mandala MILANO (Reuters) - I sindacati bancari hanno rotto le trattative con Abi sul rinnovo del contratto di categoria, già prorogato sino al 31 dicembre prossimo, e si preparano a proclamare uno sciopero che dovrebbe svolgersi a gennaio. Lo hanno annunciato le principali sigle sindacali dopo l'incontro di questa mattina alla sede milanese dell'associazione bancaria con il responsabile degli affari sindacali dell'Abi, Alessandro Profumo. Le posizioni tra le parti non si sono ravvicinate ed è dunque saltato il tavolo delle trattative anche se l'Abi si dice pronta a continuare con il confronto. Il principale punto che ha portato al muro contro muro è la proposta di cancellazione dal contratto nazionale degli incrementi automatici del salario, previsti con gli scatti di anzianità e con le voci di calcoloo del Tfr, con l'obiettivo, da parte dei banchieri, di avere una riduzione strutturale del costo del lavoro. Allarme tra i sindacati anche sulla questione legata al maggiore peso che Abi vuole dare alla contrattazione aziendale. In particolare, i sindacati lamentano l'assenza di garanzie per un possibile recupero economico attraverso la contrattazione di secondo livello. La distanza non si è colmata anche sul tema recupero inflazione, con i sindacati che chiedono un aumento economico triennale del 6,05% mentre le banche sono disposte a riconoscere l'1,85% lordo. "Ora si apre una fase organizzativa interna ai sindacati, con le riunioni dei lavoratori e le assemblee. Daremo un orientamento per uno sciopero nazionale", ha detto Lando Sileoni, segretario della Fabi indicando la seconda metà di gennaio. Una serie di problematiche tecniche, tra cui i tempi per le riunioni dei lavoratori in assemblea, impedisce di scendere in piazza prima, spiegano i sindacati. Il segretario della Fiba Cisl, Giulio Romani, ha sottolineato come le proposte dell'Abi sul costo del lavoro siano "totalmente ininfluenti" rispetto ai problemi del comparto, primo fra tutto le dimensioni dei crediti deteriorati. L'ultimo sciopero della categoria del credito, e fu il primo da 13 anni, è stato il 31 ottobre del 2013. [ID:nL5N0IL37D] Abi, in un comunicato, parla di "anacronistica indisponibilità dei sindacati a valutare positivamente" le proposte dell'associazione che "ha portato all'attuale situazione di stallo" e conferma "la volontà di continuare a confrontarsi a tutto campo con i sindacati, senza alcun intento strumentale". Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia