Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.249,77
    +310,02 (+0,91%)
     
  • Dow Jones

    38.305,81
    +220,01 (+0,58%)
     
  • Nasdaq

    15.942,05
    +330,29 (+2,12%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    83,76
    +0,19 (+0,23%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.818,26
    -584,29 (-0,97%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.333,81
    -62,73 (-4,49%)
     
  • Oro

    2.352,40
    +9,90 (+0,42%)
     
  • EUR/USD

    1,0709
    -0,0024 (-0,22%)
     
  • S&P 500

    5.109,03
    +60,61 (+1,20%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.006,85
    +67,84 (+1,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8562
    -0,0011 (-0,13%)
     
  • EUR/CHF

    0,9778
    -0,0007 (-0,07%)
     
  • EUR/CAD

    1,4618
    -0,0031 (-0,21%)
     

Banche volatili con slittamento decreto. Analisti tranquilli

A Piazza Affari permane una certa volatilità sul settore bancario che nella seduta di ieri è stato colpito dalle vendite, rallentando così il passo del mercato rispetto a quello delle altre Borse europee. L'incertezza continua a dominare la scena visto che oggi i titoli del comparto hanno perso inizialmente terreno, salvo poi recuperare terreno, ma non tutti.

Mattinata volatile per i bancari di Piazza Affari

Restano in territorio negativo Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) con un calo dell'1,02%, insieme a Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) che limita le perdite allo 0,33%. In positivo gli altri protagonisti tra cui si conferma in pole position Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che sale del 2,3%, seguito a poca distanza da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che si apprezza dell'1,94%, mentre Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) guadagna l'1,6%, riuscendo a fare meglio di Banca Monte Paschi e di Banca Popolare dell'Emilia Romagna che avanzano di circa un punto, lasciando più indietro Intesa Snapaolo che si accontenta di un progresso dello 0,58%.

Il decreto salva-banche slitta alla prossima settimana

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

A favorire un aumento della volatilità sul settore bancario nelle ultime ore è stata la notizia da cui si è appreso che il decreto salvabanche non è più all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di oggi. Viene così rinviata alla prossima settimana l'approvazione da parte del Governo di nuove norme finalizzate ad accelerare i processi di recupero dei crediti problematici degli istituti di credito.

Lo slittamento della discussione ha fatto scattare delle prese di profitto sui bancari a Piazza Affari che, come evidenziato dagli addetti ai lavori, viaggiano un po' sulle montagne russe visto il nervosismo che serpeggia tra gli investitori.
Gli esperti però non si mostrano particolarmente allarmati, visto che delle prese di beneficio erano anche inevitabili dopo la forte performance messa a segno di recente dal comparto, senza dimenticare che lo slittamento alla prossima settimana del decreto sulle banche è solo un ritardo tecnico e nulla di più, visto che una decisione in merito è stata già presa.

La view di Banca IMI

Secondo gli esperti di Banca IMI, il ritardo sul decreto relativo ai tempi di recupero dei crediti non è materiale, piuttosto fornisce l'evidenza che azioni per velocizzare il recupero dei crediti non performanti saranno approvate nel breve termine.

Gli esperti confermano la loro view positiva sul fondo Atlante, visto che quest'ultimo potrebbe offrire un sostegno al settore bancario nella gestione degli aumenti di capitale e nella spinosa questione dei non performing loan. Gli analisti di Banca IMI sono dell'idea che Atlante potrà contribuire alla creazione di un mercato dei crediti non performanti, con potenziali ricadute positive sul pricing degli asset.

Il commento di Icbpi

I colleghi di Icbpi richiamano l'attenzione sulle indicazioni arrivate ieri dalla Banca d'Italia da cui si è appreso che, con riferimento alle quattro banche poste in risoluzione a fine 2015, sono stati rivisti al rialzo i valori dei trasferimento delle sofferenze.

Per gli analisti l'aggiornamento dei prezzi di cessione dei crediti non performanti è una buona notizia per il settore, sebbene permanga l'incertezza sui valori di trasferimento previsti dal fondo Atlante e questo di fatto contribuisce ad aumentare la volatilità sui bancari di Piazza Affari.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online