Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.249,77
    +310,02 (+0,91%)
     
  • Dow Jones

    38.244,08
    +158,28 (+0,42%)
     
  • Nasdaq

    15.926,75
    +314,99 (+2,02%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    84,07
    +0,50 (+0,60%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.595,44
    -359,12 (-0,60%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.321,55
    -74,99 (-5,37%)
     
  • Oro

    2.347,90
    +5,40 (+0,23%)
     
  • EUR/USD

    1,0695
    -0,0038 (-0,35%)
     
  • S&P 500

    5.102,60
    +54,18 (+1,07%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.006,85
    +67,84 (+1,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8566
    -0,0007 (-0,09%)
     
  • EUR/CHF

    0,9772
    -0,0013 (-0,14%)
     
  • EUR/CAD

    1,4620
    -0,0029 (-0,20%)
     

Banco BPM ancora protagonista. Per gli analisti è da comprare

In una giornata conclusasi sostanzialmente con un nulla di fatto a Piazza Affari, a fare la voce grossa è ancora Banco BPM, nato dalla fusione tra Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) . Il titolo ha debuttato ieri sul listino milanese mettendo a segno un rally di poco superiore al 9% e oggi si è regalato il bis registrando un'altra brillante performance. Banco Bpm, che ha occupato la prima posizione nel paniere del Ftse Mib, ha continuato a fare il pieno di acquisti, fermandosi a 2,68 euro, con un progresso del 7,2% e oltre 82 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora.
Da ieri il titolo ha messo a segno un rialzo di quasi oltre il 15%, ricordando che Banco Popolare aveva perso oltre il 75% nel 2016, mentre Banca Popolare di Milano aveva lasciato sul parterre quasi il 60%.
Il recupero delle ultime due giornate rappresenta dunque ancora ben poca cosa, ma lascia ben sperare visto il forte interesse mostrato dal mercato almeno in queste prime giornate del 2017.
L'attenzione sul titolo è rimasta alta oggi sulla scia delle indicazioni di stampa riportate in particolare dal Messaggero, secondo cui Banco Bpm sarebbe vicina alla cessione di 642 milioni di euro di crediti non performanti unsecured. Gli analisti di Equita SIM ricordano che il totale delle vendite realizzate dall’ex Banco Popolare nel 2016 era di circa 1 miliardo di euro rispetto a un piano industriale che prevede 8 miliardi entro il 2019, di cui 5 miliardi unsecured e 3 miliardi secured.
Non è riportato il prezzo di cessione, ma durante la conference call del secondo trimestre era emerso che il piano dell'entità combinata prevedeva cessioni di portafogli unsecured a circa 0,1 euro, e a 30 centesimi per i portafogli secured.
Gli analisti della SIM milanese restano convinti che l’accelerazione dell’esecuzione del piano di derisking rappresenti il principale driver di re-rating per il titolo. Gli esperti fanno notare che a questi prezzi il mercato sconta un utile a regime di circa 370 milioni di euro, vale a dire il 35% sotto le loro stime di 562 milioni di euro, o con il raggiungimento di sinergie da costo per 195 milioni di euro, implica una redditività per Banca Popolare di Milano stand alone di 177 milioni di euro, rispetto a una stima di 270 milioni e 9 mesi 2016 ex straordinari di 196 milioni di euro.
Stando al quotidiano inoltre il management starebbe lavorando alla creazione di un nocciolo duro di azionisti che raggiunga circa il 9% del capitale.
Ribadita intanto la view positiva di Equita SIM che punta su Banco Bpm con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 4,3 euro.
Un invito all'acquisto giunge anche da Banca IMI che fissa un target price meno generoso a 3,8 euro, coerentemente con i fair value espressi in precedenza per Banco Popolare e Banca Popolare di Milano.
Con riferimento a Banco Bpm, gli analisti parlano della bassa valutazione del titolo che scambia a sconto rispetto alla media dei competitors, a fronte di una redditività attesa per il 2018 in linea con la media.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online