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Bce, verbali meeting indicano decisione a giugno su acquisti bond d'emergenza

Il logo Bce a Francoforte

FRANCOFORTE (Reuters) - I membri della Bce hanno preparato il terreno per un grande dibattito il 10 giugno sul futuro del programma d'acquisti d'emergenza di bond, secondo i verbali dell'incontro di aprile, nel quale non è stata discussa la prossima mossa dell'istituto.

La Bce, che sta fornendo misure di sostegno record, ha aiutato l'economia della zona euro, colpita dalla recessione, durante la peggior crisi del blocco finora. Tuttavia, una solida ripresa, insieme a un balzo dell'inflazione, costringerà i membri dell'istituto a discutere se iniziare a ridurre il programma di acquisto di emergenza pandemica (Pepp), dal valore di 1.850 miliardi di euro.

Le argomentazioni poste a favore e contro si stanno accumulando in modo abbastanza equilibrato, indicando una difficile decisione in vista per il prossimo mese.

L'ultima ondata di Covid-19 sta diminuendo, le economie stanno riaprendo e la crescita sta già incrementando, indicando che l'"emergenza", uno dei principi fondamentali delle attuali misure di sostegno Bce, è vicina alla fine.

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Tuttavia i 19 paesi della zona euro avranno bisogno di un altro anno per ritornare ai livelli precedenti alla crisi, con i costi di finanziamento già pericolosamente elevati e con l'inflazione, uno dei focus primari della Bce, che resterà al di sotto dei target per anni a venire.

Nel prossimo meeting di politica monetaria a giugno dovrebbe esserci una nuova esaustiva valutazione sulle condizioni finanziarie e le prospettive di crescita, ha detto la Bce nei verbali del meeting del 22 aprile.

In ogni caso, i membri del'istituto centrale hanno chiarito che anche dopo il Pepp, la Bce fornirà misure di sostegno esaustive per anni a venire.

"Un ampio sostegno della politica monetaria resta essenziale al di là del periodo della pandemia" ha aggiunto la Bce.

Il Pepp dovrebbe scadere a marzo 2022 nei termini più immediati, ma il programma, che gestisce circa 80 miliardi di euro al mese, non terminerà improvvisamente, e potrebbe richiedere diversi trimestri prima di interrompersi.

Diversi membri conservatori dell'istituto, come l'olandese Klaas Knot e il lettone Martins Kazaks, hanno già sostenuto di iniziare a ridurre le misure del Pepp, con la ripresa ora in corso.

Ma il graduale termine del programma non corrisponderà alla fine del sostegno della Bce ed è probabile che queste misure saranno trasferite all'Asset purchase programme (App) della banca centrale, che opera in base a regole più rigide.

La decisione principale per i membri della Bce a giugno sarà di scegliere se segnalare l'inizio di questa "rotazione" dal Pepp all'App o se decretare la persistenza delle condizioni d'emergenza.

Dovranno anche decidere il volume degli acquisti di bond nel corso del prossimo trimestre, e se il recente aumento dei rendimenti dei bond, alimentato in parte dai crescenti costi di finanziamento statunitensi, è giustificato dall'outlook.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Roma Stefano Bernabei, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)