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Beni confiscati alla mafia e agli evasori fiscali nel 2012

E' un bilancio ricco quello che la Guardia di Finanza ha presentato oggi - in occasione del 28esimo anniversario della fondazione del corpo - sull'evasione fiscale relativa all'anno 2012. Soltanto nei primi 5 mesi di quest'anno, infatti, le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni per un miliardo di euro a 1.781 evasori fiscali e denunciato 1.681 tra falsi invalidi e falsi poveri. I controlli, eseguiti su tutto il territorio nazionale, sono stati effettuati anche per accertarsi sulla corretta emissione degli scontrini fiscali, e anche in questo caso i dati sono stati allarmanti: su 194 mila controlli, infatti, circa il 32% dei casi è risultato irregolare. Senza contare i 204 milioni di evasione dell'Iva e gli oltre 445 milioni di euro bloccati durante le operazioni di trasferimento all'estero e i 13 mila lavoratori senza regolare contratto.

Particolare attenzione è stata data alla cosiddetta "frode carosello", che consiste in operazioni di compravendita di beni e servizi tra i Paesi della Comunità europea e la richiesta di rimborso dell'Iva assolta all'estero: 464 le denunce partite fino a maggio, e un recupero dell'evasione di 204 milioni di euro.

Profiqua anche la situazione riguardante la confisca dei beni appartenenti alla mafia e l'aggressione all'usura: gli accertamenti - svolti nei confronti di 2.723 soggetti - ha portato alla confisca di beni per un valore di 2, 5 miliardi di euro (di cui 847 milioni di euro sono già nelle casse dello Stato). Mentre la lotta al riciclaggio di capitali "sporchi" ha bloccato la fuoriuscita di ben 445 milioni di euro all'estero. Dati allarmanti, ma comunque positivi, se si pensa che tutto il denaro confiscato e bloccato va ad alimentare direttamente le casse dello Stato. Un tentativo di ritorno alla normalità e alla legalità in un Paese in cui 2.365 persone sono state denunciate fino ad ora per reati bancari, finanziari, societari e fallimentari e in cui il fenomeno dell'usura, presente al nord come al sud, ha visto 67 arresti e 227 denunce.

Ed è di oggi la notizia del bando che il Comune di Milano lancerà la prossima settimana per l'assegnazione dei 12 immobili, destinati a scopi di solidarietà sociale. Milano si rivela come una situazione record: 167 i beni confiscati, più 95 aziende, che l'assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino vuole destinare ad usi socialmente utili nel più breve tempo possibile, garantendo di "snellire i tempi e le procedure di assegnazione". Dando vita, assieme all'associazione Libera di Don Luigi Ciotti e al sostegno di altre 20 associazioni, ad un protocollo di linee guida per il riuso sociale di case e palazzi tolti alle mafie.