Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 1 hour 35 minutes
  • FTSE MIB

    34.232,32
    +292,57 (+0,86%)
     
  • Dow Jones

    38.245,47
    +159,67 (+0,42%)
     
  • Nasdaq

    15.878,77
    +267,01 (+1,71%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    84,06
    +0,49 (+0,59%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.097,30
    +1.009,56 (+1,71%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.329,38
    -67,16 (-4,81%)
     
  • Oro

    2.349,80
    +7,30 (+0,31%)
     
  • EUR/USD

    1,0714
    -0,0020 (-0,18%)
     
  • S&P 500

    5.096,46
    +48,04 (+0,95%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.998,24
    +59,23 (+1,20%)
     
  • EUR/GBP

    0,8565
    -0,0008 (-0,10%)
     
  • EUR/CHF

    0,9780
    -0,0005 (-0,06%)
     
  • EUR/CAD

    1,4633
    -0,0016 (-0,11%)
     

Le blue chips suggerite per cavalcare il rialzo di Piazza Affari

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Andrea Plevna, analista tecnico di ADb, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib sta provando a consolidare al di sopra dei 18.000 punti riconquistati nelle ultime ore. Come valuta l'attuale impostazione del mercato e quali sono le sue previsioni per le prossime giornate?

Il 2016 fino ad ora è stato particolarmente difficile per il nostro indice che è sceso anche al di sotto dei 16.000 punti, dove è stato trovato un buon supporto che ha permesso una ripresa delle quotazioni. Il rimbalzo ha trovato in area 19.000 un ostacolo ostico, la cui tenuta ha riportato poco sotto i 17.000 punti, con successiva ripartenza del Ftse Mib grazie anche alla creazione del fondo Atlante che dovrebbe essere un elemento positivo a supporto delle banche.

E' auspicabile che l'intero settore recuperi un po' di fiducia, anche se ci sono ancora dei punti interrogativi legati ai benefici di questo fondo, ma ci sono delle basi per stemperare un po' la tensione cui abbiamo assistito dalla fine del 2015.
Grazie a questa novità per il settore bancario, il Ftse Mib si è riportato sopra i 18.000 punti, ma l'impostazione per il momento resta negativa. Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) quotazioni stanno arrivando al test della trendline ribassista che unisce i massimi da dicembre scorso.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Questa resistenza dinamica transita intorno ai 18.300 punti, per cui siamo vicini a vedere cosa accadrà a contatto con questa soglia di prezzo. In caso di superamento della trendline il livello da monitorare sarà quello dei 19.200 punti, in corrispondenza dei massimi di marzo.
Uno scenario alternativo vedrebbe una ripresa delle vendite con un'eventuale discesa del Ftse Mib al di sotto dei 17.000 punti, con target successivo sui minimi di febbraio in area 16.000/15.800.

Tecnicamente abbiamo assistito alla formazione di massimi e minimi decrescenti per cui se l'indice riuscisse a violare la trendline ribassista di cui parlavo prima mi aspetto una prosecuzione del rialzo.
La creazione del fondo Atlante può dare un po' più di tranquillità alle banche che sappiamo pesare molto sul nostro mercato, per cui è chiaro che la ripresa del Ftse Mib è legata a quella del settore bancario.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase?

Partirei da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che dai massimi del 2015 oltre i 3,6 euro è sceso a testare più volte il supporto posto in area 2,15 euro che si è dimostrato un valido sostegno.
E' partito così un rimbalzo che ha permesso al titolo di spingersi oltre quota 2,4 euro e una strategia basata sulla forza può essere quella di un ingresso al superamento dei 2,6 euro con target a 3 euro. In caso di ripresa delle vendite un primo supporto da monitorare è a 2,15 euro e una tenuta dello stesso rappresenterebbe una buona opportunità di acquisto.

Segnalo anche Banca Popolare dell'Emilia Romagna che dal 2012 al 2015 è passato dai 2,5 ai 9 euro, soglia da cui è partito un ritracciamento molto forte che ha accelerato sensibilmente agli inizi del 2016, con l'effetto di riportare le quotazioni al di sotto dei 4 euro.

Il titolo ha trovato un buon supporto in area 3,8 euro e da lì nelle ultime sedute ha recuperato molto terreno.
La prima resistenza ostica è quella individuabile in area 5,5 euro e in caso di rottura avremo un target successivo a 6,5 euro.

Tra le utilities qual è il suo giudizio su due temi come A2A (Other OTC: AEMMF - notizie) e Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) ? Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

A2A nel breve periodo è inserito in un canale rialzista ben definito partito dai minimi sotto quota 1 euro segnati a febbraio. Da lì è partita una fase di rimbalzo abbastanza importante che ha portato le quotazioni a superare recentemente area 1,2 euro.

Nelle ultime giornate stiamo registrando una fase di consolidamento intorno a questo livello, ma l'impostazione di breve è positiva e in caso di superamento dei massimi a 1,21 euro, mi aspetto una prosecuzione del rialzo fino a testare i massimi del 2015 a 1,35 euro.
Segnali di allerta si avrebbero con una discesa delle quotazioni al di sotto di 1,05 euro.

Snam nelle scorse sedute è arrivato a segnare nuovi massimi storici oltre i 5,5 euro, quindi ha un trend rialzista molto forte e lo conferma il canale in cui è inserito partito dai minimi di agosto intorno all'area dei 4,2 euro.
Operativamente aprire delle posizioni sulla forza porta con sè delle percentuali di rischio non indifferenti, con possibile target in area 6 euro.
Prediligo più un'operatività legata ad un ritracciamento, con un pull-back in area 5,2 euro dove si andrebbe a profilare un'interessante occasione di acquisto.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Invito a seguire Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) che è inserito in un canale rialzista ben definito partito addirittura dai minimi del 2011 sotto i 6 euro. Il titolo lo scorso anno ha trovato la forza di spingersi sopra i 18 euro per poi subire un ritracciamento importante. Buzzi Unicem ha trovato nei 12 euro un supporto molto valido da cui si è sviluppato un rimbalzo notevole che ha portato le quotazioni al test di area 16 euro proprio oggi.

L'impostazione grafica del titolo è sicuramente positiva e in caso di prosecuzione del rialzo, a mio avviso probabile, assisteremo ad un nuovo test dei massimi del 2015 in area 18 euro.
Segnali di allerta si avrebbero con una discesa al di sotto dei 14,4 euro.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online