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Bollette, cuneo e pensioni: governo vara oggi decreto da 14,3 mld

La bandiera italiana a Palazzo Chigi a Roma

di Giuseppe Fonte

ROMA (Reuters) - Approda oggi in consiglio dei ministri il nuovo pacchetto di aiuti del valore di circa 14,3 miliardi di euro per aiutare imprese e famiglie a fronteggiare il rialzo dei prezzi di luce e gas.

Il governo dovrebbe riunirsi nel pomeriggio, indicativamente alle 15,00, in modo da dare ai tecnici il tempo sufficiente di chiudere l'intero articolato, riferiscono fonti governative.

Probabilmente l'ultimo atto di rilievo del governo guidato da Mario Draghi, il decreto si aggiunge ai circa 33 miliardi stanziati da inizio anno per contenere l'ondata inflativa innescata dai costi dell'energia.

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Una prima bozza vista da Reuters mostra che i capitoli del provvedimento direttamente collegati all'energia valgono quasi 8 miliardi complessivamente.

Le principali misure includono il rafforzamento del bonus sociale per luce e gas e l'estensione al quarto trimestre dell'Iva al 5% sul gas dello stop agli oneri di sistema.

Il bonus di 200 euro pagato a luglio agli italiani con medio e basso reddito sarà esteso a ottobre ai lavoratori che ne sono rimasti finora esclusi, mentre il taglio delle accise sui carburanti resta in vigore fino al 20 settembre anziché fino al 21 agosto.

Tra le novità dell'ultima ora, spunta una misura nella bozza che sospende fino a ottobre l'efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale tale da permettere modifiche unilaterali ai contratti di elettricità e gas.

Con un gettito fiscale ben oltre le attese, il nuovo decreto lascia inalterato l'indebitamento netto, fissato al 5,6% del Pil quest'anno.

Stando alla bozza, circa 1,6 miliardi di euro tra 2022 e 2023 andranno a ridurre nella seconda metà di quest'anno il cuneo fiscale che grava sui lavoratori con redditi fino a 35.000 euro (il taglio sale di un punto percentuale all'1,8% rispetto a quanto previsto dall'ultima manovra).

Altri 2,4 miliardi circa serviranno ad anticipare al quarto trimestre del 2022 la rivalutazione del 2% delle pensioni prevista per il 2023.

(Tradotto da Romolo Tosiani, editing Stefano Bernabei)