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Bollette telefoniche, cosa succederà adesso?

(Photo by Sean Gallup/Getty Images)
(Photo by Sean Gallup/Getty Images)

Sembra una storia infinita. L’Antitrust ha imposto un nuovo alt alle compagnie telefoniche. L’Autorità ieri ha deciso per la “sospensione cautelare” dei rialzi delle bollette decisi dagli operatori dopo che erano stati costretti alla fatturazione mensile, al posto di quella ogni 28 giorni.

Cosa accadrà adesso

I consumatori hanno accolto con favore la decisione dell’Autorità. Di diverso umore, evidentemente, le compagnie telefoniche che continuano a tenere duro, impugnando anche questa sospensione e rischiando eventuali altre sanzioni.

La vicenda

Tutto è iniziato nel 2015, quando le società dei telefoni hanno deciso di far pagare ogni quattro settimane le bollette del fisso e del mobile. L’Agcom già nel marzo del 2017 e poi nel dicembre dello stesso anno è intervenuta sulla stessa linea del governo che nell’ultima Legge di stabilità ha imposto il ritorno alla fatturazione mensile.

Le compagnie fanno quello che vogliono

Ma non c’è Agcom o Manovra che tenga, le compagnie continuano a fatturare ogni 28 giorni. E all’anno si intascano 13 mensilità, alla faccia del consumatore. Le compagnie hanno annunciato ricorsi e rialzi di tariffe.

I rincari

Alcuni operatori hanno già iniziato ad applicare rincari. La decisione dell’Agcom ha sospeso questi ritocchi. Nel frattempo i consumatori hanno lamentato a gennaio aumenti in bolletta generalizzati fra gli operatori dell’ordine dell’8,6 per cento, verificatosi dopo lo stop alla fatturazione a 28 giorni. Questo 8,6 per cento corrisponde esattamente ai giorni in meno previsti dalla Legge di stabilità.

Come difendersi

A febbraio è stata avviata un’istruttoria per verificare l’esistenza di un’intesa tra Tim, Fastweb, Vodafone e Wind Tre, tramite Asstel, l’associazione di categoria. Il sospetto è che le compagnie abbiano coordinato la propria strategia commerciale portando gli stessi rialzi.

Passare agli operatori minori

Per Emanuela Bertucci, avvocato dell’Aduc, una via per difendersi dai rincari potrebbe essere passare agli operatori minori. Alcune compagnie telefoniche, inoltre, non hanno mai applicato la tariffazione a 28 giorni.