Bonifici istantanei, al via il servizio che trasferisce il denaro in dieci secondi. Occhio ai costi extra
I bonifici mettono il turbo. Addio ai canonici due o tre giorni per trasferire denaro da un conto corrente all’altro. Da oggi potranno essere eseguiti 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno all’interno di 34 Paesi del vecchio continente, quelli dell’area Sepa, con accredito istantaneo. Un attimo davvero perché in massimo 10 secondi la somma passa da un conto all’altro.
Il progetto, caldeggiato della Banca centrale europea, è supportato dai maggiori istituti ed è pronto a entrare nella fase operativa da domani. Intesa Sanpaolo e UniCredit, insieme a Banca Sella saranno i primi ad offrire il servizio con un’unica limitazione: la somma massima inviabile darà di 15mila euro, ma il limite potrà essere modificato con accordi tra le varie banche.
Attenzione ai costi. Ogni banca, infatti, potrà applicare una tariffa differenziata per il servizio. L’idea inizia a prendere forma nel 2014 con la società Eba Clearing, detenuta dalle maggiori 51 banche europee e fondata per promuovere network di pagamento accettati nello spazio economico dell’Ue. In parallelo la Bce raccomanda l’istituzione di almeno un sistema di pagamento istantaneo operativo nello spazio dell’Ue.
Si stima che oltre cinquanta banche europee, entro il 2018, saranno pienamente operative per il bonifico istantaneo. Per la fine dell’anno prossimo l’ipotesi è che i pagamenti istantanei siano resi disponibili da una rete bancaria cui fa capo circa l’80 per cento del volume globale delle transazioni in area Sepa.
I servizi di bonifico istantaneo sono attivi nel Regno Unito, in Polonia, Turchia, Svizzera, Svezia e Danimarca, ma non con un sistema unico. Da questo mese le operazioni potranno progressivamente essere eseguite in tutti i Paesi dell’area Sepa (Single euro payments area), l’area unica dei pagamenti in euro che comprende 34 Paesi e abbatte i confini bancari. In Italia, oltre a Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banca Sella, a breve dovrebbero aggiungersi anche Banca Popolare di Milano e Monte dei Paschi di Siena e alcuni gruppi esteri, come Deutsche Bank, Credit Agricole e Ing.