Boom delle auto elettriche entro il 2040, il petrolio crollerà
Il petrolio è il grande protagonista dei dibattiti politici e delle cronache giudiziarie degli ultimi giorni. Ma a quanto pare, almeno in quanto base per la produzione di carburante, la sua fortuna è destinata a ridursi immensamente nei prossimi anni.
Entro il 2040, infatti, il boom apparterrà alle auto elettriche. Lo prevede il Bloomberg New Energy Finance, secondo cui sarà il taglio dei prezzi delle batterie a rendere più economici, e quindi più diffusi, i veicoli ecologici in tutto il mondo. Con buona pace dei petrolieri di tutto il mondo.
Nel 2040 il prezzo di una macchina elettrica si aggirerà sui 20mila euro, e il numero previsto di veicoli venduti entro quell’anno è di 41 milioni. La cifra è comunque già in crescita: le vendite stimate nel 2015 giungono a 462mila unità, con un aumento del 60% rispetto al 2014. Nel 2040 questi numeri dovranno essere moltiplicati per 90, con una richiesta maggiore dell’11% della domanda mondiale di elettricità a livello mondiale rispetto a quella del 2015.
La chiave dell’abbassamento progressivo di prezzi è nel costo, sempre minore, che si prevede avranno le batterie agli ioni di litro delle auto elettriche. Secondo Colin McKerracher, analista di Bloomberg, i prezzi “sono già scesi del 65 % dal 2010. Ci aspettiamo che scendano ben al di sotto di 120 dollari per kWh entro il 2030, e scenderanno ulteriormente dopo”.
E in Italia? Le auto elettriche sono ancora una piccolissima minoranza: 3430 unità contro i 37 milioni di veicoli tradizionali in circolazione. Ma qualcosa, a livello soprattutto politico, sembra muoversi, specialmente nelle grandi città, che iniziano, lentamente ma inesorabilmente a dotarsi di sempre più diffusi punti di ricarica per le auto elettriche.
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