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Borsa cinese, via libera a connessione tra piazze Shenzhen e Hong Kong

HONG KONG (Reuters) - Via libera da parte delle autorità di vigilanza locali al progetto accordo commerciale tra le piattaforme borsistiche di Hong Kong e Shenzhen, secondo listino cinese per dimensione e particolarmente attivo nel settore tech.

Lungamente attesa e denominata 'Connect', si tratta della riforma del mercato dei capitali di maggiore portata da un anno a questa parte, dai tempi del crollo della piazza di Shanghai l'estate scorsa.

La commissione per la sorveglianza sul mercato comunica inoltre di aver abolito i limiti per il sistema delle quote che collega la borsa di Hong Kong a quella di Shanghai, visto dalla maggioranza degli investitori internazionali come principale ostacolo alle operazioni.

Il placet di Pechino punta a una più stretta connessione tra Hong Kong e le piazze continentali e prelude a un flusso più significativo da parte degli esteri. L'intento è quello di far includere l'azionario cinese dai provider globali principali, su tutti lo statunitense Msci.

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"Shenzhen Connect dovrebbe avvicinare la Cina all'obiettivo di entrare a far pare dell'indice Msci: a nostro parere l'annuncio di oggi avrà importanza rilevante sui mercati" commenta Douglas Morton, responsabile per la ricerca sui mercati asiatici a Northern Trust Capital Markets.

Lo schema sarebbe dovuto entrare in vigore oltre un anno fa, ma i lavori si sono interrotti in corrispondenza alla violenta correzione dell'azionario cinese, che ha comportato un crollo di circa 40% e una reiterata serie di interventi del governo a sostegno del mercato.

Per quanto il singolo annuncio odierno non sembri preludere a un massiccio afflusso di fondi in direzione dei mercati cinesi -- al momento relativamente sopravvalutati in ragione anche delle prospettive di un rallentamento della crescita economica -- la mossa sarà certamente accolta con favore dagli investitori della Cina continentale, cui sarà offerta la possibilità di ulteriore diversificazione.

"Gli investitori esteri sono ancora in fase attendista rispetto ai listini della Cina continentale... devono recuperare la fiducia" osserva Liao Qun, economista capo a Citic Bank International.