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Borsa Milano in rialzo su sviluppi Grecia, bene Luxottica e banche

Un trader al lavoro a Milano. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in deciso rialzo una seduta caratterizzato dall'impulso impresso dalle dichiarazioni di due membri della Bce sulla possibilità di ulteriore rafforzamento della politica di sostegno della Bce, e su un ritrovato ottimismo sulla Grecia.

Le parole di Christine Lagarde, numero uno del Fmi, sui progressi nei negoziati hanno provocato un'accelerazione in prossimità della chiusura.

In chiusura, l'indice FTSE Mib ha guadagnato il 2,22%, l'AllShare il 2,09% e il Mid Cap l'1,29%.

Volumi per un controvalore di circa 3,8 miliardi di euro.

Banche toniche: il paniere è salito del 2,53%, con INTESA SANPAOLO (+3,02%) e UNICREDIT (+2,45%) a braccetto. Sono tornati gli acquisti su qualche popolare: UBI BANCA +4,03% e POPOLARE MILANO +1,72%.

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MEDIOBANCA galvanizzata (+3,32%) dalla notizia che Bollorè, in seguito ad acquisti ad inizio anno, ha aumentato la partecipazione, portandola vicina al limite dell'8% accordato nel patto del 2013.

In controtendenza MONTEPASCHI (-1,43%), appesantita dall'attesa dello sconto dell'aumento di capitale.

Restando ai finanziari, benino MEDIOLANUM (+1,53%), mentre AZIMUT (-0,42%) ha risentito dell'overhang dopo le modifiche al patto di sindacato.

In ripresa le assicurazioni: GENERALI +2,97% e UNIPOLSAI +3,48%.

Riscoperta dei titoli legati ai consumi: LUXOTTICA +4,48%, CAMPARI +3,96% e, fuori dal paniere principale, OVS +3,2% e SAFILO +2,88%.

Spunti per MEDIASET (+2,76%), FINMECCANICA (+3,41%), ENEL (+3,14%) ed ENI (+2,01%).

TENARIS in rosso (-0,89%) dopo la correzione del valore di carico della controllata brasiliana Usiminas.

SARAS brillante (+3,11%) sui dati riguardanti i margini di raffinazione, che, secondo un trader, nell'ultima settimana hanno registrato un ulteriore rialzo.

Progressi per diverse società che operano nelle costruzioni e nell'industria: ITALCEMENTI +4,41%, MAIRE TECNIMONT +4,07%, ASTALDI +4,16% e FINCANTIERI +3,72%.

Tra le small cap, al galoppo BEST UNION (+8,68%) e PRIMA INDUSTRIE (+6,9%).

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