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Borsa Milano chiude poco mossa, peggiore in Europa, banche miste

Traders a lavoro. REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia la seduta intorno alla parità senza condividere il clima complessivamente positivo di Europa e Usa, dove l'indice S&P 500 ha toccato un nuovo record intraday dopo che ieri sera la Fed ha ribadito che i tassi resteranno intorno allo zero "per un tempo considerevole".

Se Milano - che ieri aveva archiviato il rialzo maggiore fra le borse del Vecchio Continente - già durante la giornata è rimasta un passo indietro rispetto alle controparti europee, gli indici hanno azzerato i pur modesti guadagni nelle ultime battute, quando dal Fondo monetario internazionale è arrivata una nuova doccia fredda per l'Italia. Il Fondo si è infatti aggiunto alla lista di chi vede ancora decisamente nero per la congiuntura del paese, convenendo con Ocse e Confindustria che hanno negli scorsi giorni prospettato per quest'anno la contrazione del Pil.

Il listino milanese si è comunque mosso all'interno di un range stretto per tutta la seduta, in un mercato tecnico in vista delle triplici scadenze di domani.

Tra gli altri temi dominanti sui mercati l'attesa per l'esito del referendum sull'indipendenza della Scozia, che si chiude questa sera, e la prima tranche di Tltro collocata oggi dalla Bce per un ammontare nettamente inferiore alle attese, a cui però le banche italiane hanno partecipato attivamente ottenendo oltre il 28% del totale assegnato.

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Il FTSEMIB chiude in frazionale rialzo dello 0,08% e l'Allshare guadagna lo 0,07%. Volumi nel finale per circa 2,8 miliardi di euro.

Più deciso il progresso del paniere europeo FTSEurofirst 300, che avanza dello 0,9% circa. Bene anche Wall Street.

Misti i bancari, condizionati per lo più dai giudizi dei broker sulle prospettive del settore e sulla qualità del credito dei singoli istituti in vista dell'Aqr della Bce. Tra le migliori POP MILANO con oltre +2%, UNICREDIT e MEDIOBANCA con rialzi intorno al punto percentuale. Al ribasso si segnalano invece POP EMILIA, -3,5%, e MPS, -2%. Il comparto italiano nel suo complesso avanza di un timido 0,25% a fronte del +1,2% dello stoxx europeo di settore.

Tonica STM, in progresso di quasi il 3% dopo le dichiarazioni del Cfo sul business in linea con le stime.

Cedono terreno FIAT, -1,6%, e più ancora CNH, in calo del 2,3%.

Tra i minori rialzo a doppia cifra per CLASS EDITORI mentre tra i ribassi più consistenti si segnala un altro editoriale, MONRIF, che perde oltre il 4%.