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Borsa Milano azzera in chiusura calo post vittoria Trump, vola Buzzi

MILANO (Reuters) - Dopo la violenta reazione della mattinata i mercati finanziari assorbono lo shock dell'inattesa vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa e Piazza Affari in chiusura arriva praticamente ad azzerare il ribasso iniziale.

L'andamento stentato dei bancari penalizza comunque il listino milanese che, a differenza di molte altre borse europee, non riesce a recuperare il segno positivo. La maglia nera spetta però a Madrid dove in particolare Bbva sconta la sua esposizione al Messico lasciando sul terreno il 5,7%.

Ad aiutare la graduale ripresa dei mercati hanno contribuito i toni più concilianti mostrati da Trump nel primo discorso dopo l'esito del voto rispetto a quelli utilizzati in campagna elettorale.

"La vittoria di Donald Trump ha certamente colto i mercati di sorpresa, come mostra la reazione iniziale", commenta Stefan Kreuzkamp di Deutsche Asset Management, che tuttavia invita a non dimenticare come la costante della sua campagna elettorale sia stata quella di sorprendere continuamente il pubblico. "E' del tutto possibile che dopo la sua elezione possa in effetti sorprendere i mercati in senso positivo".

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** L'indice FTSE Mib, arrivato a perdere circa il 3,5%, termina in frazionale calo dello 0,1% e l'Allshare cede lo 0,13%. I volumi, decisamente più vivaci rispetto alle ultime sedute, si attestano nel finale intorno a 3,5 miliardi di euro.

** In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 chiude in progresso dell'1,5%, con Parigi e Francoforte in rialzo di circa l'1,5% e Londra di un punto percentuale. Madrid arretra invece dello 0,5%. A Wall Street gli indici guadagnano intorno allo 0,8%.

** Gran parte dei singoli movimenti nel paniere milanese è legata alla notizia della vittoria di Trump, alla luce dei rischi/benefici derivanti dalle future politiche economiche Usa e delle attese sull'andamento del dollaro.

** Gli analisti mettono in evidenza che Trump ha annunciato un ampio programma di investimenti nelle infrastrutture e la sua elezione sembra favorire i titoli delle aziende attive in questo campo, soprattutto con stabilimenti nel paese. BUZZI brilla infatti in testa al FTSE Mib con un +8% (+3,4% il settore costruzioni a livello europeo) mentre fuori dal paniere principale svetta del 7,7% SALINI IMPREGILO, che un anno fa ha acquisito la società Usa Lane Industries.

** L'aspettativa che anche le aziende della difesa saranno favorite dalle politiche di Trump mette le ali a LEONARDO FINMECCANICA, +7,6%.

** RECORDATI sale del 4,3% in sintonia con il settore farmaceutico Usa, sulla convinzione che il nuovo presidente prenderà iniziative contro l'Obamacare e provvedimenti più favorevoli verso il comparto.

** In calo del 2,3% FIAT CHRYSLER sui timori che la vittoria di Trump possa pesare su tutti i produttori di auto che hanno esposizione agli Usa. Pesa anche la presenza del gruppo in Messico, così come per BREMBO, -2,9%.

** Misti i bancari, con l'indice italiano di settore che in chiusura recupera la parità a fronte di un +1,9% di quello europeo. Le peggiori sono BANCO POPOLARE E BPM con cali nell'ordine del 3,8-3,9% mentre UNICREDIT avanza dello 0,7% e INTESA SANPAOLO è piatta.

** Balza del 6,5% TENARIS all'interno di un paniere europeo delle risorse di base che svetta con un +6,6%. Bene anche SAIPEM, +5,7%.

** Giù SNAM, -4,5%, dopo che Goldman Sachs ha tagliato il target price a 4,7 da 5,65 euro. Per ITALGAS (che aggiunge un altro -6,9% alle perdite dei primi due giorni di contrattazione) il broker ha avviato la copertura con rating "neutral" e prezzo obiettivo di 4,35. Vendite diffuse in tutto il comparto europeo delle utility, che cede l'1,3%.