Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 1 hour 44 minutes
  • FTSE MIB

    34.194,57
    +254,82 (+0,75%)
     
  • Dow Jones

    38.202,21
    +116,41 (+0,31%)
     
  • Nasdaq

    15.825,60
    +213,84 (+1,37%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    84,07
    +0,50 (+0,60%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.834,14
    +598,68 (+1,01%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.378,17
    -18,37 (-1,32%)
     
  • Oro

    2.354,20
    +11,70 (+0,50%)
     
  • EUR/USD

    1,0712
    -0,0021 (-0,19%)
     
  • S&P 500

    5.085,49
    +37,07 (+0,73%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.983,77
    +44,76 (+0,91%)
     
  • EUR/GBP

    0,8565
    -0,0009 (-0,10%)
     
  • EUR/CHF

    0,9781
    -0,0004 (-0,04%)
     
  • EUR/CAD

    1,4632
    -0,0017 (-0,12%)
     

Borsa Milano chiude sopra minimi grazie a Fed, strappa Bper, male industria

MILANO, 23 marzo (Reuters) - A Piazza Affari tornano la volatilità e le vendite, in un inizio di settimana nuovamente negativo per i mercati azionari. Spaventa sempre di più la pandemia del coronavirus e il suo impatto sull'economia globale.

L'indice Ftse Mib è risalito dai minimi dopo l'annuncio della Fed di misure più aggressive a sostegno di famiglie, piccole imprese e grandi aziende nel tentativo di far fronte ai "gravi disagi" all'economia causati dall'epidemia di coronavirus. Mossa che segue quella della Bce della scorsa settimana.

Vanno peggio gli altri mercati europei e Wall Street.

"Nonostante gli annunci odierni, prevalgono comunque i timori di recessione su scala globale. E anche se in Italia l'epidemia sembra rallentare, non va bene nel resto del mondo e tutto questo porta a vendere", osserva un trader.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Lo spread del rendimento fra i titoli di stato decennali italiani e tedeschi è inchiodato intorno ai 200 punti.

Contrastati i BANCARI che si muovono meglio dell'Europa (-4% circa l'indice settoriale del vecchio continente). Tiene UBI BANCA (+0,36%), che guarda all'Ops di INTESA SANPAOLO (-1,13%). Positiva MPS, +3%. Male la big UNICREDIT che lascia sul terreno il 4,15%. Strappa, invece, anche oggi BPER con un balzo del 14% che si aggiunge al +9% di venerdì. Il rialzo è stato innescato dalla modifica dell'accordo sull'acquisto di 400-500 sportelli nell'ambito dell'Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi che prevede una possibile riduzione del prezzo che l'istituto emiliano dovrà pagare in base all'andamento del mercato.

Seduta spumeggiante per NEXI, dopo che la scorsa settimana il titolo era sceso sotto il prezzo di collocamento di 9 euro, con un balzo del 11,5% che riporta le azioni della società attiva nei pagamenti digitali ben oltre 10 euro. Mediobanca Securities ha confermato il giudizio di "outperform", con prezzo obiettivo sceso a 13 euro. Secondo il broker nel lungo termine il trend resta invariato e "la società può garantire una buona crescita e un solido cash flow nonostante lo scenario attuale difficile".

Male il comparto industria con le chiusure temporanee che si teme diventino un passaggio obbligato per buona parte dei grandi gruppi.

CNH INDUSTRIAL perde il 14,95%, dopo la sostituzione del ceo, che aggiunge nuova incertezza a una situazione già estremamente debole per l'impatto del virus sui conti della società.

BREMBO, che ha anche deciso di sospendere la distribuzione della cedola, cala dell'11,7%.

FIAT CHRYSLER arretra del -4,2% ma meglio del partner PSA (-7,7%).

Gli acquisti su ATLANTIA si sono arenati subito oggi e il titolo ha perso un altro 5,5% in un mercato cauto per l'incertezza sulla concessione autostradale e il crollo dei consumi e dei trasporti aerei e autostradali.

Sul LUSSO tornano le vendite dopo il tentativo di rimbalzo di venerdì, ma senza grande convinzione, dopo i forti ribassi registrati da inizio febbraio. MONCLER -2,3%, TOD'S cede il 6,4%.

Spunti su TELECOM ITALIA (TIM) che balza del 2,67%, premiato in questa fase perché valutato come difensivo.

DIASORIN prosegue la corsa con un +4,6%. La società la scorsa settimana ha ricevuto il via libera della Food and Drug Administration (FDA) all'uso di emergenza per il test COVID-19 Direct Kit.

Infine, fra i minori strappa RENO DE MEDICI (+6,9%), comprata perché manterrà gli stabilimenti italiani aperti e continuerà a produrre il cartoncino, parte essenziale della filiera del packaging, destinato in prevalenza ai settori alimentare e farmaceutico, così come previsto nell'ultimo Dpcm "Chiudi Italia" per contrastare l'epidemia del coronavirus in Italia.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)