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Borsa Milano euforica su annuncio vaccino, strappano banche, oil, crolla Diasorin

L'ingresso alla Borsa di Milano

MILANO, 9 novembre (Reuters) - Seduta euforica a Piazza Affari, come non si vedeva da tempo, con l'indice Ftse Mib ben impostato per centrare il migliore rialzo dallo scorso 24 marzo quando il Paese stava affrontando il momento più difficile del lockdown da prima ondata dell'epidemia. E, oggi, in un altro momento complesso, in piena seconda ondata da coronavirus, arriva la notizia che il vaccino sperimentale sviluppato da Pfizer ha dimostrato un'efficacia di oltre il 90% nel prevenire il Covid-19 e che la sperimentazione raggiungerà la fase finale entro la seconda settimana di dicembre.

I mercati, già partiti forti sulla scia della vittoria di Joe Biden alle presidenziali Usa, hanno innestato la marcia al rialzo, con il denaro che si sta riversando in particolare su banche e settore petrolifero, i comparti più colpiti dalle restrizioni imposte dai governi a livello globale per contrastare l'espandersi della pandemia.

A Wall Street il Dow Jones e l'S&P500 hanno raggiunto nuovi massimi storici in avvio.

In netto rialzo anche il prezzo del petrolio, con il Brent che si riporta sopra intorno ai 43 dollari la barile, lasciandosi alle spalle i timori legati alla tiepida domanda della materia prima a seguito della crisi economica indotta dalla pandemia da coronavirus.

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Strappano le banche con le big INTESA SANPAOLO e UNICREDIT in rialzo rispettivamente del 9,9% e del 14,3%. Forte anche BPER con un rialzo del 12,3%.

Le attese per un ritorno alla normalità quando i vaccini saranno disponibili fanno volare AUTOGRILL la cui attività è legata al business aeroportuale e autostradale, pesantemente impattato dalla pandemia a causa delle restrizioni ai movimenti delle persone. Il titolo è sospeso per eccesso di rialzo e balza del 33%. Corre anche ATLANTIA (+7,6%), proprietaria dell'88% di Autostrade per l'Italia.

In gran spolvero il settore oil, con SAIPEM che balza del 12% circa ed ENI del 13%. Entrambi i titoli viaggiavano sui minimi pluriennali. SARAS balza del 17%.

STM sale del 4,9%. Secondo un primario broker italiano, il semiconduttore franco-italiano si avvantaggia anche dell'esito delle presidenziali Usa per le attese di minori tensioni commerciali con la Cina e di un focus sulle tecnologie a favore della transizione energetica. Per le stesse ragioni salgono anche ENEL (+5,4%), FALCK RENEW (+1%) e ALERION (+1,4%).

LEONARDO rimbalza del 15% circa dopo il tonfo di venerdì, quando è scivolato ai minimi da fine 2013 dopo i risultati del terzo trimestre, migliori delle attese su ordini, ricavi e margini ma con free cash flow inferiore alle previsioni a causa dell'aumento del working capital. Per restare nel comparto industriale, balza del 7% FCA e del 13,8% PIRELLI.

Chi non festeggia l'attesa di un vaccino è DIASORIN. Il titolo della società di diagnostica registra un crollo del 15,6%: il mercato prezza già che i test molecolari, che rappresentano circa il 30% dei ricavi della società di diagnostica italiana, andranno progressivamente a esaurirsi subito dopo che il vaccino sarà distribuito su larga scala.

Fra i minori sempre in asta di volatilità il titolo di AS ROMA con un balzo del 38,3% a 0,20 euro, dopo che non è andata in porto l'Opa con obiettivo di delisting da parte del magnate Usa Dan Friedkin al prezzo di 0,11 euro, più basso dei corsi espressi dalle azioni nelle sedute in cui era in corso l'offerta e quindi poco attraente.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)