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Borsa Milano inchiodata alla parità, vendute Nexi, Eni, bene Safilo, crolla As Roma

L'ingresso principale della Borsa di Milano

MILANO, 7 ottobre (Reuters) - Seduta decisamente piatta a Piazza Affari con gli investitori che si stanno muovendo in maniera cauta dopo la decisione del presidente Usa Donald Trump di interrompere i negoziati con i Democratici per trovare un accordo sull'atteso nuovo pacchetto di sostegno all'economia americana.

Ieri è stata immediata la reazione negativa della borsa Usa, così come del prezzo del Brent, tornato sotto i 42 dollari il barile. Oggi i mercati Usa stanno tuttavia rimbalzando.

Positive le notizie sul fronte dello spread di rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi, invariato intorno a 124 punti base.

Pesante Nexi, che cede il 5% a 16 euro dopo il collocamento da parte dell'azionista Mercury UK Holdco del 13,4% circa del capitale a 15,50 euro per azione. "Sul titolo c'è un effetto tecnico di allineamento al prezzo di collocamento che è stato a forte sconto", sottolinea un trader. Secondo un primario broker italiano, tuttavia, a seguito di questa operazione si riduce l'overhang sul titolo con un 10% circa del capitale legato a un lockup a 18 mesi.

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Globalmente negative le banche, molto forti ieri. Sempre giù Bper (-3,5%), sotto aumento di capitale. Le big Intesa Sanpaolo e Unicredit perdono rispettivamente lo 0,6% e lo 0,3%. Fa decisamente peggio Mps, in flessione del 4,5%, titolo piuttosto volatile di recente.

Settore oil sotto pressione. Eni perde il 2,7%, penalizzato anche dal taglio del prezzo obiettivo deciso da Morgan Stanley a 6 euro da 7,2 euro. Ma vanno male anche Saipem, in flessione dell'1,5% e Tenaris -1,6%.

Vendite su Tim (-1,98%) dopo che S&P ha tagliato l'outlook sul rating a negativo a causa di attese di ricavi e utili più deboli. Il broker Fidentiis ritiene che si tratti di una "notizia negativa per il titolo e ritiene che il cambio dell'outlook possa portare presto a una revisione del rating".

Continua sull'ottovolante Autogrill, oggi in flessione dell'1,7% A pesare le stime effettuate dalla Iata secondo cui serviranno 60-70 miliardi di dollari di aiuti per risollevare le sorti dell'industria aerea colpita dagli effetti della pandemia.

Balzo di Safilo, in rialzo intorno al 4% dopo che ieri è stato annunciato il rinnovo dell'accordo di licenza eyewear con Pierre Cardin fino a dicembre 2026. Secondo Fidentiis, si tratta di "una buona notizia per Safilo, anche se non c'è un impatto materiale sul titolo e stimiamo che Pierre Cardin possa avere effetti nella parte bassa a una cifra sul totale dei ricavi. Il focus del mercato è sulle stime al 2020".

Fra i titoli minori, crolla AS Roma, in asta di volatilità dopo un calo del 27,7% a 0,18 euro a due giorni dall'avvio dell'Opa obbligatoria a 0,1165 euro da parte del gruppo Friedkin, che ha rilevato nei mesi scorsi l'86,6% del club calcistico e dopo la stima di una perdita di 204 milioni per l'esercizio 2019/2020. "Se l'Opa è stata fissata al quel prezzo, vuol dire che il valore della società è quello e il mercato si adegua", osserva un operatore.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Giulio Piovaccari)