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Borsa Milano indici piatti e pochi volumi, strappa Saipem, bene Piaggio, giù utility

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Seduta al momento interlocutoria a Piazza Affari con gli indici che si muovono incerti fra denaro e lettera. Qualche spunto viene dalle trimestrali che iniziano ad arrivare.

"I mercati si muovono con cautela stamani", sintetizza un trader.

Ci sono timori per l'andamento dell'economia cinese, a causa della recrudescenza del Covid che ha fatto scendere le borse asiatiche, e questo pesa sugli umori degli investitori.

Ieri tonfo del Nasdaq a seguito del crollo di Netflix. Tuttavia oggi i futures sulle borsa Usa danno indicazioni di recupero e quindi di un avvio in deciso rialzo.

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Sullo sfondo restano le preoccupazioni legate al conflitto in corso in Ucraina.

Intorno alle 12,45 l'indice FTSE Mib si muove erratico con un rialzo frazionale dello 0,14%. Volumi che non superano quota 800 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Molto forte Saipem che balza di oltre il 13%, tornando sui livelli di inizio febbraio, dopo i risultati del primo trimestre chiusi con un incremento annuo dei ricavi del 20% a 1,94 miliardi. L'Ebitda adjusted è pari a 145 milioni di euro, in crescita dagli 88 milioni del primo trimestre 2021 e sopra il consensus. "I risultati sono un po' meglio delle attese con il mercato che comunque guarda al prossimo aumento di capitale", osserva un trader. Secondo una nota di Jefferies, "l'Ebitda adjusted è stato migliore delle stime grazie al miglioramento dei comparti offshore E&C e Drilling".

Ben raccolta anche Piaggio con un balzo che supera il 5% dopo che il broker Berenberg ha avviato la copertura con la raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo di 3,4 euro.

Denaro anche su Autogrill in salita del 2,5% dopo il forte calo di ieri (-4,8%) su prese di profitto post indiscrezioni stampa circa una possibile aggregazione con la rivale svizzera Dufry. Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, "la valutazione degli asset e di conseguenza il concambio sono gli aspetti più rilevanti ai fini di una positiva conclusione del negoziato". Al palo, invece, Atlantia che non si schioda da quota 22,8 euro, a ridosso dei 23 euro offerti da Edizione e Blackstone per togliere il gruppo dal listino di Piazza Affari, con il mercato che, evidentemente, non si aspetta una contro Opa.

Bene i bancari, con le big Intesa Sanpaolo in progresso dello 0,7% e Unicredit di oltre l'1%. Prosegue in rialzo anche Banco Bpm in crescita dell'1,6% sulle attese legate al risiko bancario. Bene anche Mps in salita del 2,7%.

Denaro anche su Fincantieri (+2,4%) dopo che ieri Cdp ha indicato Claudio Graziano alla presidenza e Pierroberto Folgiero come nuovo AD della società in vista dell'assemblea degli azionisti del 16 maggio chiamata a rinnovare il Cda. Nel daily, gli analisti di Intesa Sanpaolo sottolineano che "si tratta di una chiara discontinuità con il passato", aggiungendo di ritenere che "il rinnovo del board possa rappresentare un'opportunità per realizzare un po' di pulizia di bilancio e possibili azioni di ristrutturazione del capitale".

Storna tutto il comparto delle utility che risente dell'aumento dei tassi di interesse, con Terna che perde il 2%, Snam cede il 2,3%. Giù anche A2A e Iren con ribassi rispettivamente dell'1% e del 2,2%.

Infine, maglia nera Leonardo in flessione del 2,3%.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)