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Borsa Milano, indici in profondo rosso anche oggi, male Bper, Nexi, tiene Terna

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Indici in netto calo anche oggi a Piazza Affari, che prosegue la fase di violento storno partita giovedì scorso dopo l'annuncio della Bce di porre fine alla politica di espansione monetaria.

Inoltre, il dato sopra le attese dell'inflazione Usa, pubblicato venerdì, rafforza ulteriormente la prospettiva che la Federal Reserve proceda con le strette sui tassi da mezzo punto percentuale già a partire dalla riunione di mercoledì prossimo.

A tutto questo si aggiunge anche la nuova recrudescenza dei casi di Covid-19 in Cina che alimenta le preoccupazioni sulla crescita dell'economia globale.

Il prezzo del Brent ne ha subito risentito, scendendo intorno a 120 dollari al barile.

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Negative anche le piazze asiatiche stamani.

"L'avvio è molto negativo. Al momento c'è poco da dire. L'unico modo per fare invertire il trend dei mercati è che la Bce dica qualcosa di più specifico su un eventuale scudo anti spread. La situazione dei tassi è molto complicata", osserva un trader.

Venerdì scorso Piazza Affari ha lasciato sul terreno oltre il 5%, affondata in particolare dai titoli bancari, mentre lo spread sul debito Italia-Germania viaggia oggi intorno ai 240 punti, i massimi da maggio 2020.

Intorno alle 9,50 l'indice FTSE Mib perde l'1,95%

Tra i titoli in evidenza:

Le vendite si concentrano in particolare sulle banche, colpite dal rialzo dei rendimenti dei titoli di stato: l'indice perde il 3,9%, il doppio rispetto al ribasso che sta registrando il settore europeo (-1,8%).

Fra i bancari nel mirino delle vendite anche oggi Bper, in asta di volatilità dopo un calo del 5,5% che si aggiunge al -13% di venerdì scorso a valle del piano industriale, nonostante target di redditività e remunerazioni in linea o superiori alle attese.

Nel daily, il broker Equita scrive che "il titolo tratta a valutazioni cheap. Nonostante l'upside rilevante sul nostro fair value, confermiamo HOLD considerando le complessità che la banca dovrà affrontare nei prossimi anni, specialmente in relazione all'integrazione di Carige e delle iniziative di piano, in un contesto economico maggiormente sfidante".

Non c'è pace anche per i big del credito, con UniCredit che arretra del 3,2% e Intesa Sanpaolo del 4,1%; Banco Bpm -3%, Mps a -2,9%.

La lettera oggi colpisce in misura forte anche il settore oil alla stregua di quello che è successo venerdì scorso: ENI in calo dell'1,8%, mentre fa nettamente peggio SAIPEM che arretra del 5% nel giorno in cui è operativo il raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio nel rapporto di una nuova azione ogni 10 azioni possedute, in vista dell'aumento di capitale. Di conseguenza da oggi Saipem vale 42,7 euro. Banca Akros ha provveduto a cambiare il prezzo obiettivo a 43 euro.

In caduta libera Nexi con un ribasso del 6,35% dopo avere ritoccato nuovi minimi storici a 7,62 euro.

Fra i pochi titoli che si salvano dalla furia delle vendite, Saras in salita dell'1,4% sulle attese di un miglioramento dei margini di raffinazione petrolifera.

Terna piatta dopo che Rbc ha alzato il prezzo obiettivo a 6,8 euro da 6,2 euro. ENEL contiene il calo a -0,7% dopo che sempre Rbc ha alzato il prezzo obiettivo sulle azioni a 9,75 euro da 9,25 euro.

(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)