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Borsa Milano chiude debole, bene Unicredit, giù Eni e Fca

MILANO (Reuters) - Piazza Affari brucia tutto il rialzo odierno per chiudere in live calo nonostante la iniziale vitalità delle banche. A peggiorare il quadro anche il nuovo scivolone del prezzo del petrolio.

"L'indice Ftsemib è arrivato su resistenze importanti intorno a 17.000-200 punti e da lì non è riuscito ad andare avanti. Per superare questa soglia ci vogliono i volumi che mancano", osserva un trader.

** L'indice FTSE Mib cede lo 0,12%, l'Allshare lo 0,07% con volumi per un controvalore di poco sotto 2,5 miliardi di euro. Il benchmark euroepo ll'Ftseurofirst300 cede lo 0,16%.

** In un settore bancario ben intonato spiccano BPER (+1,86%) e UNICREDIT (+1,39%) che ignora l'esclusione dell'Euro Stoxx 50 decisa ieri.

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** MEDIASET, dopo la fiammata iniziale, chiude in salita dello 0,49% sulle indiscrezioni di tentativi sottotraccia per trovare un'intesa con Vivendi per Premium con l'ausilio di un partner industriale. "L'ipotesi di una soluzione di compromesso, sebbene di non facile realizzazione, resta la più ragionevole per evitare che la battgalia legale rallenti il percorso di crescita indispensabile per portare in equilibrio i conti della pay tv", scrive Stefano Vulpiani, analista Icbpi nel daily odierno.

** In lieve rialzo TELECOM ITALIA (+0,37%) in un settore in Europa che cede lo 0,7%.

** Giù le società petrolifere con in testa ENI (-0,74%) penalizzate dal nuovo ribasso del petrolio.

* Pesante FCA che lascia sul terreno il 2,74% con un trader che cita la richiesta del ministero dei Trasporti tedesco alla Commissione Europea di investigare le emissioni di alcuni veicoli prodotti da Fiat Chrysler.

** Resta ben comprata M&C (+6,09%). Oggi un quotidiano scrive che è alle battute finali la cessione della partecipata Treofan.