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Borsa Milano chiude in netto calo su timori Grecia,azioni Mps salgono,diritti giù

Operatori a lavoro . REUTERS/Lucas Jackson

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in forte calo una seduta con pochi volumi a causa della chiusura per festività delle borse di Londra, Francoforte e New York, risentendo dei timori legati alla crisi del debito in Grecia.

Tra Grecia e creditori è ancora stallo nei negoziati, mentre si avvicina il 5 giugno, quando scadrà una rata del prestito al Fmi, che Atene ha già detto di non poter onorare senza un accordo che sblocchi almeno una parte degli aiuti finanziari,

"I timori attorno alla Grecia pesano certamente, ma non c'è panico. Il mercato crede che al di là delle tattiche in corso un accordo sarà trovato", sostiene un operatore ricordando che i volumi sono sottili per la chiusura di alcune importanti borse.

L'indice FTSE Mib chiude in calo del 2,09% e l'AllShare dell'1,84%. Volumi per 1,5 miliardi di euro.

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Vendite diffuse su tutto il listino con i bancari particolarmente penalizzati dal clima di incertezza sul fronte Grecia e dal rialzo dei rendimenti sull'obbligazionario italiano. Le big UNICREDIT e INTESA SANPAOLO cedeno rispettivamente il 3,18% e il 2,09% ma sono in buona compagnia di UBI, POP EMILIA, POP MILANO e BANCO POPOLARE con perdite di oltre il 2%.

Discorso a parte per MPS i cui titoli e i diritti sono riusciti a fare prezzo solo al termine della seduta nel primo giorno dell'aumento di capitale da 3 miliardi.

L'azione ha chiuso a 2,14 euro, in rialzo dell'11,28% rispetto al prezzo di riferimento rettificato per l'avvio dell'aumento fissato a 1,923 euro. Volumi per a 2,87 milioni di pezzi.

Il diritto segna un prezzo di 6,14 euro in calo del 18,41% rispetto al riferimento di 7,525 euro fissato. Volumi sui diritti pari a 2,4 milioni.

"Sono chiaramente dei movimenti irrazionali dettati dell'istinto, accade di solito quando ci sono aumenti di capitale iperdiluitivi", spiega un trader sottolineando che non c'è allineamento tra valore del titolo e diritto. Al prezzo di chisura del'azione Mps il valore teorico del diritto sarebbe infatti di 9,7 euro.

"Il piccolo investitore d'istinto cerca di vendere i diritti perchè è sfiduciato e non vuole sottoscrivere l'aumento", aggiunge.

Nel settore bancario in controtendenza CARIGE sale dell'1% circa spinta dall'annuncio che Malacalza Investimenti ha concluso l'accordo per rilevare dai francesi di Bcpe il 4,66% del capitale salendo al 15% del capitale della banca.

Fra i peggiori anche alcuni titoli industriali come FINMECCANICA (-4,46%) e FIAT CHRYSLER (+3,06%) in calo su realizzi. Su FCA pesano anche notizie che arrivano dagli Stati Uniti di un "no" GM all'ipotesi di fusione, che allontana ulteriormente la prospettiva M&A a breve raffreddando le quotazioni.

Debolezza anche sui petroliferi SAIPEM a -3% ed ENI a -2% circa.

SEAT in rialzo del 2,5% a 0,41 centesimi sopra il prezzo dell'Opa di 0,39 centesimi di Italiaonline che fa capo a Orascom TMT Investments di Naguib Sawiris. "Non credo che sia dovuto tanto all'ipotesi di rilancio del prezzo dell'Opa ma perchè il mercato crede che la fusione possa creare valore".

Fra gli altri pochi titoli al rialzo svettano LAZIO in crescita del'8,4% e AS ROMA in salita del 4,4% in vista del derby odierno alle 18,00 cruciale per l'assegnazione dei posti in Champions League.

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