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Borsa Milano perde oltre 2%, giù Fiat Chrysler e Mediaset

La sede di Borsa Italiana a Milano. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari ha chiuso in calo di oltre il 2%, in sintonia con le altre borse europee, zavorrate dal rafforzamento dell'euro e da alcuni risultati societari deludenti.

Un operatore parla più in generale di "prese di profitto", dopo il rally che da inizio anno ha portato il FTSE Mib sui massimi degli ultimi quattro anni.

Oggi inoltre l'euro ha segnato il massimo delle ultime otto settimane rispetto al dollaro, con un effetto negativo soprattutto sul Dax tedesco (-3,17%, il maggior calo giornaliero da marzo 2014).

Sul mercato c'è inoltre cautela in attesa di conoscere l'esito della riunione di due giorni della Fed.

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L'indice FTSE Mib ha archiviato la seduta in ribasso del 2,28%, l'AllShare ha perso il 2,22%, mentre il Mid Cap ha lasciato sul terreno l'1,82%. Volumi per un controvalore di circa 4 miliardi di euro.

FIAT CHRYSLER ha chiuso in calo del 4,65% nella giornata dei risultati, dopo aver registrato un peggioramento a metà pomeriggio, in concomitanza con la pubblicazione delle slide della conference call. Nella presentazione si sottolinea che la società non è in vendita, con un effetto negativo sul titolo, secondo un trader. Secondo un altro operatore i risultati sono stati migliori delle attese e si tratta di un 'sell on news' dopo la forte salita registrata dalle azioni negli ultimi mesi.

Dopo l'avvio positivo, MEDIASET ha chiuso in calo del 3,14%, Il titolo ha invertito rotta a seguito delle dichiarazioni di Pier Silvio Berlusconi, che ha detto che la quota di controllo in Mediaset non è in discussione e che con Vivendi "c'è possibilità di lavorare insieme, ma non ci sono progetti che a brevissimo vedranno il via", smorzando le speculazioni che avevano sostenuto il titolo.

TELECOM ITALIA, anch'essa al centro di speculazioni con protagonista Vivendi, ha chiuso in parità.

Prese di profitto su MEDIOLANUM, che oggi ha ceduto il 4,5% dopo il rialzo di ieri. Anche AZIMUT, che ieri aveva registrato un andamento positivo, oggi è fra i titoli peggiori del listino.

ENI ha perso l'1,5% dopo la pubblicazione di risultati trimestrali superiori alle attese.

Deboli le banche. MPS ha perso il 3,96%.