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Borsa Milano piatta, banche deboli, corre Diasorin, strappa Reno de Medici

L'ingresso principale della Borsa di Milano

MILANO, 11 giugno (Reuters) - Si muove intorno alla parità Piazza Affari, all'indomani della decisione della Bce di rivedere al rialzo le stime per crescita e inflazione nella zona euro per quest'anno e il prossimo, mantenendo per ora inalterati gli stimoli monetari e continuando ad acquistare titoli a un ritmo più elevato che a inizio anno.

E' tornata a correre, invece, Wall Street con lo S&P 500 che ieri sera ha chiuso su nuovi massimi storici nel giorno che ha segnato il forte balzo dell'inflazione negli Stati Uniti. Dati che sono stati tuttavia valutati dai trader come insufficienti per rinfocolare i timori di un tapering da parte della Fed.

Sul fronte dell'obbligazionario italiano, continua la contrazione dello spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi che si porta sotto i 100 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

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Bancari senza grandi variazioni. Piatta BANCO BPM che non reagisce alle indiscrezioni di stampa secondo cui sarebbe disposta a guardare ad alcuni asset di MPS nell'ambito del processo di privatizzazione dell'istituto senese cui sta lavorando il Tesoro. Il titolo della banca senese balza invece di oltre l'1%. Il broker Equita scrive nel daily di "non vedere nessun cambio di rotta rispetto a quanto dichiarato dal Ceo Castagna nei mesi scorsi. Il Banco non agirebbe come principale pivot dell'acquisizione, ma eventualmente solo come soggetto di sistema interessato ad una porzione degli asset di Mps".

Sul resto del comparto vendute le big Unicredit e Intesa Sanpaolo in calo rispettivamente dello 0,6% e dello 0,4%.

Sugli scudi Diasorin che balza del 2,8% e risente della promozione da parte di Berenberg a 'buy' da 'hold' e prezzo obiettivo portato a 170 euro da 150 euro precedente.

Dopo lo strappo di ieri ritraccia su realizzi Fincantieri (-1,8%).

Fuori dal paniere il titolo Franchi Umberto Marmi balza di oltre il 3% dopo che Berenberg ha il prezzo obiettivo a 13 euro da 12,5 euro precedente.

Molto tonica Reno De Medici che sale del 7,3% fra i migliori titoli del listino toccando nuovi massimi da ottobre 2002. La società ha reso noto tre giorni fa di avere acquisito il gruppo Eska per un enterprise value di 155 milioni di euro. Operazione valutata molto positivamente dai broker.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)