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Borsa Milano chiude cedente, pesano banche, Atlantia, sale Eni, brilla Buzzi

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia la seduta in modesto ribasso, zavorrata dai bancari ma sostenuta da petroliferi come Eni in un movimento settoriale simmetrico su altre piazze europee.

L'indice FTSE Mib e l'AllShare hanno perso lo 0,3% circa, il MidCap arretra dello 0,3% circa e lo Star dello 0,23% circa. Volumi per un controvalore di circa 2,23 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 perde lo 0,23% mentre gli indici statunitensi viaggiano poco mossi.

I titoli degli istituti di credito, sensibili ai tassi di interesse, ripiegano in attesa delle conclusioni di due giorni di riunione della Federal Reserve. Il paniere dei bancari italiani lascia sul campo un punto percentuale circa, quello europeo lo 0,5%.

Nell'ultima ora di contrattazione si indebolisce ulteriormente UNICREDIT dopo la notizia Reuters secondo cui la banca italiana ha contattato il governo tedesco per una fusione con Commerzbank.

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I petroliferi italiani beneficiano della salita delle quotazioni del greggio con Eni e SAIPEM che chiudono in rialzo rispettivamente dello 0,8% e dell'1%.

Arriva a cedere circa il 3% ATLANTIA sulle indiscrezioni stampa che vorrebbero sempre più concreta un'offerta alternativa per Abertis da parte di Acs.

Brilla BUZZI UNICEM (+6%), infiammata dall'acquisizione degli asset italiani di Cementir da parte della tedesca HeidelbergCement che porta ad una maggiore concentrazione del settore del cemento in Italia.

Fra i titoli a capitalizzazione più bassa balzo a due cifre per CENTRALE DEL LATTE ITALIA (+17,2%) che ha segnato un massimo a 3,33 euro dopo aver annunciato ricavi netti al 31 agosto in crescita del 90% su anno.

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