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Borsa Milano, prosegue rally con banche, Leonardo in luce, deboli utility

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari conferma il rally, anche oggi supportato dalla buona intonazione dei bancari in un clima più disteso sul fronte degli spread

Al clima contribuiscono le dichiarazioni dei numerosi banchieri centrali, sopratutto Bce, tese a sottolineare il fermo impegno dell'istituto a contrastare l'inflazione e ad evitare la frammentazione dei mercati sui bond governativi Ue anche se non sono stati ancor definiti con chiarezza i dettagli dell'atteso 'scudo anti-spread'.

In questo contesto gli operatori continuano a parlare di rimbalzo tecnico dei listini azionari dopo il forte recente ipervenduto.

Da un punto vista tecnico, la facilità con la quale il FTSE Mib abbia ripreso e superato quota 22.000 punti non mette tuttavia l'indice al riparo dai nuovi rischi di downside, commenta un trader.

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Intanto da Wall Street arrivano indicazioni positive dall'andamento dei futures dopo la pausa per festività di ieri.

Intorno alle 12,40 l'indice FTSE Mib sale dello 0,92%.

Tra i titoli in evidenza:

Leonardo svetta sul listino principale con un balzo di oltre il 6% in scia all'accordo per la fusione della controllata statunitense Drs e l'israeliana Rada, quotata a New York e Tel Aviva, con l'obiettivo di arrivare alla quotazione di Drs entro all'anno.

Gli analisti apprezzano in generale l'operazione dal punto di vista strategico e industriale anche se le prime valutazioni sul deal differiscono sotto il profilo finanziario.

I bancari sono tonici anche se meno vivaci rispetto alla vigilia. Spiccano in particolare Banco Bpm e Intesa Sanpaolo con progressi rispettivamente del 2,3% e dell'1,7% sopra l'indice di settore in salita dell'1,4%

Si conferma il buon momento di recupero dell'automotive con Stellantis in rialzo del 2,6%, CNH dell'1,8% e IVECO dell'1,6% con quest'ultima che ieri ha annunciato la richiesta di accedere ai contratti di sviluppo del ministero dello Sviluppo Economico nell'ambito del Pnrr per tornare a produrre autobus in Italia e sostenere la transizione energetica.

"Valutiamo positivamente la notizia che, grazie anche ai fondi Pnrr, dovrebbe rafforzare ulteriormente il posizionamento del gruppo nella divisione autobus e accelerare la transizione energetica sia del gruppo che del segmento trasporto di massa dei passeggeri", commenta Intesa Sanpaolo

Acquisti sui tech, settore ben comprato in tutta Europa con STM in rialzo del 2,2%.

Deboli invece le utility, comparto sotto osservazione da parte degli investitori per i potenziali effetti derivanti della possibili azioni del governo in caso di emergenza sulle forniture di gas. "L'interruzione/riduzione dei consumi è un elemento negativo per tutti i retailers in termini di mancate revenues per le quote corrispondenti ai minori consumi ed alle interruzioni", commenta Equita Sim.

A2A cede lo 0,24%, ITALGAS lo 0,8%, e TERNA il 2,3%, quest'ultima penalizzata dalla bocciatura di Citi a "sell" da "neutral.

In queso contesto, le società cosidette 'renewables' godono, invece, di un migliore posizionamento "sia per la strategicità degli assets, che per i prezzi energia elevati che aumentano la visibiltà sui ritorni di medio termine", aggiunge il broker che cita tra gli altri ERG (+1,2%), ALERION (+2%) ed ENEL (-0,15%) tra le piu` esposte alla crescita renewables.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)