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Borsa Milano in rialzo, bene finanziari, Fca e A2A, giù Telecom

Un trader di Unicredit al lavoro alla sua postazione di Milano. Foto del giugno 2013. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in rialzo una seduta caratterizzata da un rally generalizzato dei mercati azionari, rassicurati sull'andamento delle importazioni di greggio in Cina e dai dati su import ed export della Germania.

In chiusura, l'indice FTSE Mib ha guadagnato l'1,48%, tornando sopra quota 22.000 punti per la prima volta dal 3 settembre scorso, soglia che, però, è stata persa nel finale (21.941,31 punti l'ultimo prezzo). L'AllShare è salito dell'1,49% e il MidCap dell'1,72%.

Volumi per un controvalore di circa 2,6 miliardi di euro.

Acquisti concentrati soprattutto sui finanziari: il paniere delle banche italiane è avanzato dell'1,92%. INTESA SANPAOLO (+2,17%) e MEDIOBANCA (+2,64%) meglio di UNICREDIT (+0,71%). Vivaci gli istituti che dovrebbero maggiormente beneficiare del varo di una 'bad bank', svolta anticipata da alcuni quotidiani: MONTEPASCHI +4,19%, BANCO POPOLARE +2,8%, POPOLARE EMILIA ROMAGNA +2,12%, POPOLARE MILANO +2,58%, UBI BANCA +1,97%; fuori dal paniere principale, CARIGE +4,62% e CREDITO VALTELLINESE +3,11%.

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Il commissario europeo alla Concorrenza Margareth Vestager ha però nel pomeriggio negato di aver preso una decisione sul progetto italiano di 'bad bank'.

In denaro anche il risparmio gestito (AZIMUT +4,72% e MEDIOLANUM +1,7%) e assicurazioni (GENERALI +1,73% e UNIPOLSAI +0,96%).

Brillante l'automotive: lo stoxx europeo è salito del 2,87%. A Milano FCA +3,86%, CNH INDUSTRIAL +0,97% ed EXOR +1,47%.

Discorso a parte per PIRELLI (+0,27%), ancorata attorno alla parità da settimane, così come le altre società sotto Opa: ANSALDO STS (-0,05%), WORLD DUTY FREE (invariata) e ITALCEMENTI (invariata).

Restando all'automotive, PININFARINA infiammata (+20,61%) dalle indiscrezioni riguardanti l'imminenza di un accordo con l'indiana Mahindra&Mahindra.

Seduta positiva per le principali utility: il mercato ragiona sulle ultime dichiarazioni del premier Matteo Renzi e del sindaco di Torino, Piero Fassino, che hanno dato slancio alle attese di consolidamento con protagoniste, A2A (+3,49%), IREN (+2,31%), ACEA (+2,05%) ed HERA (+1,41%).

Nel comparto baldanzosa anche ENEL: +1,66%.

Spunti per AUTOGRILL (+4,57%), MONCLER (+2,32%) e STMICROELECTRONICS (+2,05%).

Poco mossi, ma comunque positivi, i petroliferi e i difensivi, che nelle settimane scorse hanno limitato le perdite di un listino scosso dallo tsunami cinese: ENI +0,76%, TENARIS +0,96%, SAIPEM +1,72%, TERNA +1,07% e SNAM +1,44%.

TELECOM ITALIA in rosso (-0,81%) all'indomani dell'accordo sugli esuberi.

Tra le mid cap, SORIN premiata (+2,95%) dopo che l'avvocatura di Stato ha rinunciato ad ogni ulteriore azione legale per bloccare la fusione con Cyberonics.

In evidenza SALINI IMPREGILO: +5,02%.

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