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Borsa Milano chiude positiva, bene banche, Tim piatta ma con volumi, misto il lusso

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in rialzo di poco sotto i massimi di seduta in un mercato che guarda con ottimismo alla possibilità che gli attriti commerciali tra Usa e Cina possano essere risolti attraverso negoziazioni, allentando i timori di una guerra tariffaria.

"Le incertezze a livello mondiale restano e si teme che possono bloccare gli investimenti", osserva un trader.

La minore avversione al rischio da parte degli investitori favorisce un ritorno agli acquisti sui finanziari, mentre stentano a ripartire gli industriali zavorrati nelle ultime sedute dai timori di un impatto negativo delle tensioni Usa-Cina.

L'indice FTSE Mib termina in crescita dello 0,54% e l'ALL Share dello 0,44%, mentre il benchmark europeo FTSEurofirst 300 si ferma a un +0,12%.

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Volumi pari a circa 2,4 miliardi di euro.

Il paniere dei bancari italiani guadagna lo 0,6%, sostanzialmente in linea con il comparto europeo che registra il rialzo di oltre l'1% di Deutsche Bank dopo la nomina del nuovo Ceo. Sul listino milanese toniche le ex popolari BANCO BPM (+1.56%), UBI (+0,89%) e BPER (+1,51%).

In un'analisi sulle banche del Sud Europa, Mediobanca Securities descrive un "quadro costruttivo" sul processo di de-risking per le banche dell'area, grazie anche a un contesto macro favorevole e all'allontanamento del rischio regolatorio. L'obiettivo, visto come un "miraggio", di un Npa ratio del 10% è a portata di mano, aggiunge il broker che, all'interno dell'area analizzata, mantiene il sovrappeso sull'Italia dove UniCredit, Ubi, Bper e Credem sono le favorite.

In controtendenza MPS perde il 3,41%, con un trader che ipotizza qualche riflesso delle dichiarazioni emerse nel weekend da parte di alcuni banchieri, che allontanano scenari di consolidamento sul settore a breve.

Acquisti anche sugli assicurativi con UNIPOLSAI (+0,66%) e GENERALI (+0,82%).

TELECOM ITALIA chiude in lieve rialzo (+0,12%), ma con forti volumi, pari al 2,55% del capitale ordinario in un mercato attento all'evoluzione della battaglia sulla governance per la guida della compagnia telefonica. Proprio oggi è emerso che il fondo Elliott è salito all'8,8% del capitale con opzioni call per un altro 4,9%, mentre Cdp la settimana scorsa ha reso noto l'intenzione di rilevare fino al 5%. Inoltre, sul tema nomine i proxy adviser ISS e Frontis Governance suggeriscono di votare a favore dei sei consiglieri di amministrazione proposti dal fondo Elliott all'assemblea del 24 aprile.

Lusso a doppia velocità: FERRAGAMO è in fondo al FTSE Mib con -1,6% dopo il taglio della raccomandazione di Exane Bpn Paribas a "underperform" da "neutral" con target ridotto a 18 euro, mentre MONCLER sale dello 0,27% dopo che il broker francese ha alzato il target price a 30 euro. Bene anche BRUNELLO CUCINELLI, (+1,12%) spinta dalla promozione a "neutral" da "underperfom", ancora da parte di Exane.

Bene le utility e i petroliferi in scia della stabilizzazione del prezzo del petrolio con ENI in crescita dello 0,67%, mentre vanno male la oil service SAIPEM (-1,88%) e PRYSIAM (-2,3%).

Tra i titoli minori strappa sull'Aim SOFTEC a +15,63% allineandosi al prezzo dell'Opa fissato da Orizzonti Holding.