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Borsa Milano in ribasso, male banche e Fca, reggono energetici

L'ingresso principale della sede di Borsa Italiana a Milano REUTERS/Stefano Rellandini

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in ribasso una seduta che, però, secondo gli operatori, non smentisce la tendenza positiva del periodo.

Gli investitori, complice la settimana corta, restano alla finestra, in attesa di sviluppi sul fronte dei negoziati tra Grecia e creditori internazionali, nonché della riunione di politica monetaria della Federal Reserve, che prende il via oggi e si concluderà domani.

In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso l'1,15%, l'AllShare l'1,04% e il Mid Cap lo 0,27%.

Volumi per un controvalore di circa 3,4 miliardi di euro.

Prosegue la fase di ripiegamento dei finanziari: il paniere delle banche è sceso dell'1,51%, con UNICREDIT (-0,76%) meglio di INTESA SANPAOLO (-2,15%). Realizzi sulle popolari: UBI BANCA -3,21% e POPOLARE EMILIA ROMAGNA -2,6%; meglio BANCO POPOLARE (-0,14%) e POPOLARE MILANO (+0,21%). Segno meno per MEDIOBANCA (-2,27%) e MONTEPASCHI (-1,04%).

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Restando ai finanziari, bene il risparmio gestito: MEDIOLANUM, alla vigilia della pubblicazione dei conti trimestrali, è balzata del 2,59%; AZIMUT +0,74% e, fuori dal paniere principale, ANIMA (+3,42%).

In calo le assicurazioni: GENERALI -1,82% e UNIPOLSAI -1,64%.

In lettera i titoli di lusso e retail: YOOX -2,71%, TOD'S -1,54%, LUXOTTICA -2,08% e MONCLER -0,89%. Fuori dal paniere principale, sofferenza per GEOX (-1,79%).

Prese di beneficio sulla galassia Fiat Chrysler: FCA -3,07%, CNH INDUSTRIAL -2,63% ed EXOR -2,08%.

In calo anche STMICROELECTRONICS (-3,74%) e FINMECCANICA (-2,35%).

Energetici sopra o attorno alla parità. ENI registra la tenuta dei prezzi dei prodotti petroliferi chiudendo invariata. In scia SAIPEM (+0,25%) e TENARIS (-0,75%). Pesante SARAS (-4,55%): ha deciso, d'accordo con Rosneft, di accantonare il progetto di joint venture nel trading.

Tenuta delle utilities e degli altri energetici: TERNA -0,33%, ENEL -0,18% ed ENEL GREEN POWER -0,67%.

Tra le società legate al settore energetico, PRYSMIAN (+1,21%) ha beneficiato dell'accelerazione delle vendite della concorrente Nexans.

Fuori dal paniere principale, sempre in ambito energetico, spunti per KINEXIA (+3,55%), IREN (+2,57%) ed ERG (+1,96%).

Dopo il rally di ieri, figlio di indiscrezioni di stampa su un interesse di Vivendi, MEDIASET è avanzata ancora (+0,56%).

Riscoperti i titoli legati al settore delle costruzioni: BUZZI UNICEM +1,03% e SALINI IMPREGILO +2,8%.

Sempre in tema di comparti che dovrebbero beneficiare della ripresa del ciclo economico, immobiliari superstar. AEDES, complice anche il ritorno all'utile nel 2014, è balzata del 28,63%. In scia RISANAMENTO (+5,22%), GABETTI (+10,69%) e PRELIOS (+10,04%). "Sicuramente il bottom sul real estate lo abbiamo visto e aiuta il miglioramento dei costi di provvista per il funding con tassi bassi e maggiore predisposizione delle banche ad allargare i cordoni della borsa", sottolinea un dealer, ricordando che, già da fine 2013, gli Stati Uniti stanno comprando nel settore in Italia. "Il 2015 potrebbe essere l'anno della ripresa", conclude. Istat ha reso noto che il mercato immobiliare italiano nel 2014 è tornato a crescere.

Tra le small e mid cap, in volo ieri, EEMS è stata colpita dai realizzi (-8,78%).

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