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Borsa Milano chiude in calo, bancari giù, bene energetici e auto

Un trader al lavoro a Milano. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari ha tentato un rimbalzo dopo le pesanti perdite di ieri, perdendo però forza nelle battute finali e chiudendo in lieve calo.

Il buon andamento del comparto energetico e di quello automotive non è infatti stato sufficiente a controbilanciare la discesa dei titoli bancari.

Su tutti i mercati europei hanno inoltre continuato a pesare le preoccupazioni per la situazione politica greca.

L'indice FTSE Mib ha chiuso in calo dello 0,25%, l'AllShare ha perso lo 0,35%, mentre il Mid Cap ha lasciato sul terreno l'1,22%. Volumi per un controvalore di circa 2,8 miliardi di euro.

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L'indice europeo FTSEurofirst segna -0,59%.

Rimbalzano i titoli del comparto energetico dopo i forti ribassi di ieri, nonostante il greggio continui a scendere. ENI ha guadagnato l'1,35%, TENARIS l'1,28%, mentre sul finale SAIPEM è scesa sotto la parità (-0,72%). Lo stoxx europeo oil&gas segna +0,19%, tra i pochi comparti positivi. In rialzo anche ENEL (+1,45%).

Si mette in luce CAMPARI con un rialzo del 2,33%.

Deboli i bancari, in particolare le popolari. La più colpita dalle vendite è BANCO POPOLARE con un ribasso del 4,72%, seguita a stretto giro da POP MILANO (-4,11%). Contengono le vendite entro l'1,5% INTESA SANPAOLO e UNICREDIT, che ieri avevano registrato i maggiori ribassi.

Fuori dal paniere principale, prosegue la corsa CARIGE, al centro di varie indiscrezioni di stampa sull'ingresso nel capitale di Andrea Bonomi. Il titolo ha guadagnato il 5,15%, dopo essere salito di oltre il 4% ieri.

Segno più per lo stoxx europeo dell'automotive (+0,46%). A Milano si mettono in luce CNH INDUSTRIAL (+2,4%) e FCA (+1,58%). Nella sua nota quotidiana Banca Akros sottolinea la buona performance delle vendite Usa di Fiat Chrysler a dicembre e ritiene che i bassi prezzi del greggio possano favorire le vendite di alcuni modelli su cui la casa automobilistica è ben posizionata.

SALINI IMPREGILO ha lasciato sul terreno il 4,77%, MAIRE TECNIMONT il 4,9%.

Male anche RCS MEDIAGROUP con un calo del 4,21%.