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Borsa Milano in rosso in attesa Bce, scivolano Maire, Ferragamo, bene Safilo

Dettaglio dell'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Indici deboli a Piazza Affari in una giornata dominata dall'attesa dell'esito del meeting Bce nel primo pomeriggio. A prevalere sono le vendite con gli investitori che sono restii a prendere posizione.

È quasi certo che oggi la Bce decida di mantenere fermi i tassi ma probabilmente segnalerà che un taglio potrebbe arrivare già a giugno, visto il forte rallentamento dell'inflazione e la continua debolezza dell'economia.

Un trader sottolinea che in particolare sul comparto bancario peseranno molto le indicazioni odierne, perché se emerge la prospettiva di un taglio prima dell'estate potrebbe esserci un impatto negativo sul settore. Al contrario, se il taglio si dovesse allontanare all'autunno le banche ne beneficerebbero.

Ieri, intanto, dopo i dati sull'inflazione americana superiori alle attese sono saliti i rendimenti dei titoli di Stato Usa perché si allontana la possibilità di un allentamento della politica monetaria a giugno.

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Intorno alle 12,25 il Ftse Mib accentua il ribasso e cede lo 0,80%. Volumi pari a circa 770 milioni di euro.

I titoli in evidenza oggi:

Deboli le banche con le big Intesa e UniCredit in flessione intorno all'1,3-1,4%. Mps arretra dello 0,8%. Fa peggio Mps in discesa dell'1,9%. Anche Pop Sondrio arretra dell'1,8%.

Sbanda Maire Tecnimont in calo del 6,8% dopo un avvio in ribasso di oltre l'8% apparentemente senza un motivo. Secondo un trader, si tratta di prese di profitto da parte di qualche grosso fondo dopo il rally del titolo che da inizio anno registra un saldo positivo di oltre il 51%. Positive le altre oil service, come Tenaris che avanza dello 0,5% e Saipem (+0,6%) dopo che Jp Morgan ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 3,20 euro da 3.

In rally le utility che tornano a essere comprate in vista del possibile taglio dei tassi e quindi calo dei rendimenti dei titoli di Stato. Salgono Iren e A2A, Erg guadagna l'1,8%.

Prosegue, invece, la fase ribassista di Salvatore Ferragamo (-4%) su un minimo da marzo 2020 a 9,76 euro dopo che Stifel ha portato il target price a 10,3 euro da 11,5. Ieri Jp Morgan l'ha abbassato a 9,50 euro da 10,5 euro.

Bene Eni in crescita dell'1,3% sostenuta dal prezzo del greggio sulla recrudescenza delle tensioni in Medio Oriente.

Fuori dal paniere principale, spunti su Safilo che avanza del 6% con il mercato che apprezza il rinnovo anticipato del contratto di licenza globale pluriennale per le collezioni eyewear di Marc Jacobs fino a dicembre 2031. Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, "Marc Jacobs è una importante licenza per il portafoglio di Safilo e stimiamo abbia un peso mid-single-digit sul totale dei ricavi".

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)