Borsa Usa in calo su crollo Pil e tweet Trump posticipo elezioni
(Reuters) - Wall Street è in ribasso dopo la storica contrazione del Pil nel secondo trimestre e di un "tweet" del presidente Usa Donald Trump che ventila la possibilità di posticipare le elezioni presidenziali di novembre.
Trump, senza alcuna prova a riguardo, ha ribadito i suoi sospetti relativi alle frodi legate al voto via posta e chiesto se non sia il caso di rimandare le elezioni, nonostante la data sia sancita dalla costituzione Usa.
Secondo i dati diffusi oggi, l'economia degli Stati Uniti ha subìto la contrazione più drastica dalla Grande Depressione nel secondo trimestre, in un quadro in cui le attività sono state costrette a chiudere improvvisamente allo scopo di arginare la diffusione del virus.
Anche le richieste di sussidi di disoccupazione hanno registrato un aumento nell'ultima settimana.
Gran parte dei settori dell'S&P sono in territorio negativo a Wall Street, guidati dalle perdite nei settori maggiormente legati all'andamento dell'economia -- finanziario, energetico e dei materiali.
Alle 17,15 il Dow Jones Industrial Average perde 343,28 punti, o l'1,29%, a 26.196,29, l'S&P 500 cede 34,08 punti, o l'1,04%, a 3.224,36. Il Nasdaq Composite è in ribasso di 61,29 punti o dello 0,48%, a 10.492,20.
Qualcomm, United Parcel Service, e Protecter & Gamble sono in rialzo dopo la pubblicazione dei risultati societari e Johnson & Johnson sale leggermente dopo aver avviato le sperimentazioni sull'uomo per il vaccino contro il Covid-19.
Finora i risultati societari hanno tendenzialmente superato le previsioni, ma l'entità del danno economico prodotto dalla pandemia e la probabilità che le conseguenze si trascinino ancora per molto tempo pesano sul morale degli investitori.
È ancora scontro tra la Casa Bianca e il Congresso sul piano di stimolo contro la pandemia, a solo un giorno dal ritiro dei sussidi di disoccupazione di 600 dollari a settimana.
Apple, Amazon, Alphabet e Facebook pubblicheranno i risultati più avanti in giornata mentre alcuni a Wall Street mettono in dubbio la valutazione dei colossi tech dopo i rialzi di quest'anno.
Le aziende, che insieme hanno un valore di mercato di circa 5.000 miliardi di dollari, trattano tutte in ribasso tra lo 0,03 e il 2%.