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Borse Asia in netto calo, pesa contrazione export Cina

14 gennaio (Reuters) - I mercati azionari dell'area Asia-Pacifico oggi sono in netto calo dopo la contrazione a sorpresa dell'export cinese, che aumenta i timori per lo stato della seconda economia mondiale e di un più vasto rallentamento della crescita e dei profitti.

A dicembre le esportazioni dalla Cina sono calate del 7,6% anno su anno, rispetto alle attese di un +3%. Gli esperti si aspettavano un rialzo mensile del 5%, mentre invece c'è stata una diminuzione del 4,4%.

I numeri deludenti hanno rafforzato i timori che i dazi Usa abbiano cominciato a pesare nettamente sull'economia cinese.

Il calo della domanda in Cina si percepisce già a livello internazionale, con il rallentamento delle vendite di beni che vanno dagli iPhone alle auto, provocando una serie di profit warning per aziende come Apple e Jaguar Land Rover.

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Il dollaro australiano, considerato un indicatore del sentiment globale per il rischio e dell'andamento dello yuan cinese, è sceso dai massimi da un mese contro il dollaro Usa dopo la diffusione del dato sull'export dalla Cina.

"Riteniamo che la crescita del commercio nel prossimo anno rallenterà in modo significativo sull'enorme incertezza e su base ampia", scrivono gli analisti di Citi in una nota, prevedendo un calo dell'export del 5,1% e dell'import del 6,8% quest'anno.

"Resta una significativa incertezza sul fatto che ci possa essere un 'accordo' dopo il primo marzo", aggiungono gli analisti, in riferimento ai negoziati sul commecio tra Usa e Cina.

Per altri analisti, i dati di oggi rappresentano proprio un impulso per la Cina per risolvere la disputa commerciale con gli Usa.

Oggi comunque la liquidità sui mercati è stata leggera, anche per la chiusura per festività della borsa di Tokyo.

** Le piazze cinesi sono in rosso, anche se l'impegno delle autorità di Pechino per un piano di riduzione delle tasse che rilanci la crescita ha contenuto le perdite. HONG KONG soffre il calo maggiore, -1,5%, SHANGHAI quasi -0,8%. TAIWAN perde lo 0,5%.

** SYDNEY ha chiuso quasi piatta, appesantita soprattutto dai titoli minerari, SEUL ha perso lo 0,5%.

** MUMBAI perde oltre lo 0,8%, con Infosys che guadagna in controtendenza il 12% grazie all'annuncio di una previsione per maggiori ricavi e di un buyback.