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Borse Asia Pacifico in calo, schizza petrolio su venti guerra Ucraina

(Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono in flessione mentre vola il prezzo del greggio, dopo che la Russia ha preso il controllo di una parte dell'Ucraina innescando una crisi con l'Occidente a livelli mai visti dalla fine della guerra fredda.

Il derivato sul Brent, riferimento europeo del prezzo del petrolio, è salito del 2%, ai massimi da due mesi, a 111,24 dollari al barile. Il futures Usa ha toccato il picco da cinque mesi a 104,65 dollari.

Intorno alle 8,30 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, scende dello 0,87%.

HONG KONG è in negativo. Male i bancari, ma le perdite sono parzialmente limitate dalla buona performance dei petroliferi. Prada perde lo 0,51%. In controtendenza SHANGHAI, alla quarta seduta positiva consecutiva, trascinata da Sinopec e Petrochina. Gli investitori confidano che l'imminente sessione parlamentare segni altri progressi nella riforma delle imprese statali.

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TAIWAN ha chiuso in calo. I titoli del gas e del settore elettrico e i bancari-assicurativi sono tra quelli che hanno perso di più.

SEUL ha registrato la maggiore perdita giornaliera da un mese, in una seduta dove hanno pesato sia le tensioni in Ucraina che la contrazione della manifattura cinese. A guidare il ribasso sono stati i pesi massimi del listino come Samsung Electronics Co Ltd e il produttore d'acciaio POSCO, in calo rispettivamente dell'1,8% e del 1,9%.

SYDNEY limita le perdite grazie all'aumento della domanda di lavoro pubblicizzata su giornali e Internet a febbraio, una delle poche buone notizie sull'occupazione che fa sperare in una ripresa delle assunzioni dopo mesi di mercato debole. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia