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Borse Asia-Pacifico, indici in calo, Shanghai +1,40%

Invetitori di fronte a monitor che mostrano l'andamento della Borsa di Shanghai. REUTERS/Aly Song

(Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico si sono mosse con tendenze contrastanti anche se per lo più in terreno negativo. Dopo una prima parte della seduta in ribasso, la borsa di Shanghai è tornata a salire nonostante l'avvio delle offerte di 11 matricole fra cui quella del gigante China National Nuclear Power.

Intorno alle 8,45 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, lascia sul terreno 0,81%.

La borsa giapponese ha chiuso in calo dello 0,13%.

HONG KONG perde intorno allo 0,44%, con Prada in calo dell'1,45%.

SHANGHAI in rialzo di oltre l'1% dopo aver aperto in ribasso. Complessivamente, secondo l'agenzia di stampa cinese Xinhuai, i nuovi collocamenti raccoglieranno 1.340 miliardi di dollari.

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SYDNEY accusa una perdita superiore al punto percentuale a causa delle preoccupazioni per l'andamento dei prezzi delle materie prime e dopo che la banca centrale ha lasciato invariato il costo del denaro.

Segno meno anche per TAIWAN, anche se il mercato aveva aperto in campo positivo. Sul comparto dei semiconduttori, ha pesato l'annuncio dell'acquisizione da parte di Intel di Altera Corp per 16,9 miliardi di dollari. Gli investitori hanno penalizzato i titoli di Taiwan Semiconductor Manufacturing, in calo dello 0,7%, temendo una contrazione degli ordini da parte di Altera.

SEUL scivola dell'1,13% e raggiunge il minimo delle ultime 8 settimane. Sul mercato ha pesato la preoccupazione per la debolezza dello yen che aumenta la competitività delle aziende concorrenti giapponesi.