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Borse Asia-Pacifico, indici negativi, pesano Grecia e dollaro

Un uomo al telefono nella sede dello Shanghai Stock Exchange, nel novemvbre scorso. REUTERS/Carlos Barria

ROMA, 30 dicembre (Reuters) - Seduta negativa per le borse asiatiche oggi, con l'apprezzamento del dollaro che ha alimentato un'ulteriore vendita delle materie prime e l'incertezza politica in Grecia che riduce la propensione al rischio.

L'attività è comunque ridotta, in vista delle festività di fine anno. La borsa giapponese, che oggi ha chiuso in calo, riaprirà ad esempio lunedì prossimo.

Intorno alle 8,50 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, perde lo 0,70% circa a 464,77 punti.

Il Nikkei, il principale indice giapponese, ha perso oggi quasi l'1,6% ma ha guadagnato per il 2014 il 7,1%. E le prospettive restano positive anche per l'anno a venire, grazie alle politiche reflazioniste della Banca del Giappone e del governo di Shinzo Abe.

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"L'anno nuovo sarà molto positivo, con l'azionario sostenuto dalla probabile ulteriore politica di allentamento monetario della BoJ e dalla crescita dei profitti aziendali", prevede Takashi Hiroki, chief strategist di Monex.

La forza del dollaro continua intanto a mettere sotto pressione le commodity, che sono prezzate appunto in dollari. Il rame ha perso lo 0,1% a fine quotazione dopo aver raggiunto il livello minimo da quattro anni e mezzo in settimana sui timori legati al rafforzamento del biglietto verde e alla debolezza dell'economia cinese.

Anche i futures sul petrolio perdono terreno, con quello Usa che segna -0,9%, dopo aver perso ieri l'1,9%. Il Brent ha lasciato sul terreno l'1%.

SYDNEY, che ieri aveva guadagnato l'1,5%, ha perso oggi l'1% sull'onda della riduzione dei prezzi delle commodity. Per l'anno, la borsa australiana ha segnato un rialzo dell'1,2%.

In Cina i mercati hanno chiuso la seduta in ribasso, ma SHANGHAI archivia un 2014 in rialzo di oltre il 50%. Bene Prada in rialzo dell'1,84%.

SEUL ha chiuso in ribasso anche l'intero 2014 - meno 4,8% - per la prima volta dal 2011. In calo anche la moneta locale, il won, che ha ceduto nell'anno il 4% contro il dollaro, segnando la perdita più cospicua dal 2008, quando lasciò sul terreno il 25%.

TAIWAN ha terminato in ribasso contenuto dopo una seduta partita in positivo grazie al denaro sui titoli del comparto trasporti, alimentato dalla debolezza dei prezzi petroliferi.

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