Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.249,77
    +310,02 (+0,91%)
     
  • Dow Jones

    38.239,66
    +153,86 (+0,40%)
     
  • Nasdaq

    15.927,90
    +316,14 (+2,03%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    83,66
    +0,09 (+0,11%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.016,78
    -1.144,48 (-1,90%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.304,48
    -92,06 (-6,59%)
     
  • Oro

    2.349,60
    +7,10 (+0,30%)
     
  • EUR/USD

    1,0699
    -0,0034 (-0,32%)
     
  • S&P 500

    5.099,96
    +51,54 (+1,02%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.006,85
    +67,84 (+1,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8558
    -0,0015 (-0,18%)
     
  • EUR/CHF

    0,9770
    -0,0015 (-0,15%)
     
  • EUR/CAD

    1,4617
    -0,0032 (-0,22%)
     

Borse deboli malgrado dati macro. STM sotto scacco, su le banche

Dopo tre giornate consecutive in rialzo, le vendite sono tornate a fare capolino sulla piazza azionaria nipponica. L'indice Nikkei 225 è sceso dello 0,76%, riportandosi al di sotto della soglia dei 24.000 punti che aveva superato ieri per la prima volta dal 1991.

A frenare gli investitori ha contribuito l'apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro, con il cambio sceso sotto quota 110 per la prima volta in quattro mesi. Tanto è bastato per appesantire i titoli maggiormente orientati all'export, a fronte dei quali si segnala invece la buona performance del settore immobiliare.

Incerte le Borse europee che dopo un avvio poco mosso sono scese tutte sotto la parità e mentre il Dax30 e il Cac40 stanno provando a risalire la china, con il primo in lieve rialzo dello 0,02% e il secondo in calo dello 0,02%, resta più indietro il Ftse100 che cede lo 0,25%.

In Europa è stato diffuso il dato preliminare dell'indice PMI composito che a gennaio è salito da 58,1 a 58,6 punti, battendo le attese fissate a 58 punti. L'indice PMI manifatturiero è sceso ai minimi da 3 mesi, passando da 60,6 a 59,6 punti, mentre le attese erano per una frenata a 60,4 punti. L'indice PMI servizi è aumentato invece da 56,6 a 57,6 punti, al top da oltre 10 anni, superando le previsioni del mercato che stimava un calo a 56,5 punti.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

In Germania l'indice PMI manifatturiero nella versione preliminare di gennaio è sceso da 63,3 a 61,2 punti, a fronte dell'attesa di un dato pari a 63 punti. L'indice PMI servizi è salito invece da 55,8 a 57 punti, rispetto ai 55,6 punti messi in conto dal mercato.
Lo stesso dato in Francia è passato da 59,1 a 59,3 punti, rispetto ai 58,9 punti del consensus, mentre l'indice PMI manifatturiero è sceso da 58,8 a 58,1 punti, al di sotto dei 58,6 messi in conto dagli analisti.

Intanto prosegue nel segno dell'incertezza anche la seduta di Piazza Affari dove il Ftse Mib sta provando a posizionarsi sopra la parità, a ridosso dei 23.850 punti, con un frazionale rialzo dello 0,02%.

Tra le blue chips è sotto pressione STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) che lascia sul parterre quasi il 3% alla vigilia dei risultati trimestrali, appesantito dal deludente outlook fornito ieri da Texas Instruments (Swiss: TXN.SW - notizie) .

In calo dello 0,86% Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) dopo che Jp Morgan ha ribadito il rating "neutral" sul titolo, con un prezzo obiettivo ridotto da 20,5 a 20 euro. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) lusso è debole anche Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) con un rosso dello 0,38%, mentre YNap sale dello 0,1% mantenendosi al di sotto del prezzo d'OPA. Ben intonato Moncler che avanza dell'1,71%, complice la conferma positiva di Jefferies che ha reiterato la raccomandazione "buy", con un target price alzato da 27,5 a 31 euro.

Arretra dello 0,39% Banca Generali malgrado Kepler Cheuvreux veda un quarto trimestre forte, mantenendo fermo in attesa dei dati il rating "buy" sul titolo.
Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) cala dello 0,2% complice i rumors relativi ad una possibile uscita dal gruppo dell'AD Amos Genish.

In guadagno i bancari con Banco BPM e Bper Banca in ascesa del 2,84% e del 2,12%, seguito da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che sale del 2,07%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) avanzano dell'1,19% e dello 0,55%, lasciando indietro Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) con un frazionale rialzo dello 0,12%.

Sul fronte macro Usa si conoscerà l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari, ma si guarderà anche al dato preliminare dell'indice PMI manifatturiero che a gennaio dovrebbe rimanere fermo a 55,1 punti, mentre l'indice PMI servizi è visto in salita da 53,7 a 54 punti.
Per le vendite di case esistenti a dicembre si stima un calo da 5,81 a 5,69 milioni di unità.

Prima dell'apertura di Wall Street saranno diffusi i risultati degli ultimi tre mesi di Ford Motor (Swiss: F-USD.SW - notizie) e di General Electric (Euronext: GNE.NX - notizie) , dai quali ci si attende un utile per azione pari rispettivamente a 0,45 e a 0,3 dollari, mentre United Technologies dovrebbe centrare l'obiettivo di un eps pari a 1,56 dollari. A mercati chiusi i riflettori si sposteranno sulla trimestrali di Xilinx (Francoforte: 880135 - notizie) per la quale si prevede un eps pari a 0,63 dollari.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online