Borse deboli malgrado dati macro. STM sotto scacco, su le banche
Dopo tre giornate consecutive in rialzo, le vendite sono tornate a fare capolino sulla piazza azionaria nipponica. L'indice Nikkei 225 è sceso dello 0,76%, riportandosi al di sotto della soglia dei 24.000 punti che aveva superato ieri per la prima volta dal 1991.
A frenare gli investitori ha contribuito l'apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro, con il cambio sceso sotto quota 110 per la prima volta in quattro mesi. Tanto è bastato per appesantire i titoli maggiormente orientati all'export, a fronte dei quali si segnala invece la buona performance del settore immobiliare.
Incerte le Borse europee che dopo un avvio poco mosso sono scese tutte sotto la parità e mentre il Dax30 e il Cac40 stanno provando a risalire la china, con il primo in lieve rialzo dello 0,02% e il secondo in calo dello 0,02%, resta più indietro il Ftse100 che cede lo 0,25%.
In Europa è stato diffuso il dato preliminare dell'indice PMI composito che a gennaio è salito da 58,1 a 58,6 punti, battendo le attese fissate a 58 punti. L'indice PMI manifatturiero è sceso ai minimi da 3 mesi, passando da 60,6 a 59,6 punti, mentre le attese erano per una frenata a 60,4 punti. L'indice PMI servizi è aumentato invece da 56,6 a 57,6 punti, al top da oltre 10 anni, superando le previsioni del mercato che stimava un calo a 56,5 punti.
In Germania l'indice PMI manifatturiero nella versione preliminare di gennaio è sceso da 63,3 a 61,2 punti, a fronte dell'attesa di un dato pari a 63 punti. L'indice PMI servizi è salito invece da 55,8 a 57 punti, rispetto ai 55,6 punti messi in conto dal mercato.
Lo stesso dato in Francia è passato da 59,1 a 59,3 punti, rispetto ai 58,9 punti del consensus, mentre l'indice PMI manifatturiero è sceso da 58,8 a 58,1 punti, al di sotto dei 58,6 messi in conto dagli analisti.
Intanto prosegue nel segno dell'incertezza anche la seduta di Piazza Affari dove il Ftse Mib sta provando a posizionarsi sopra la parità, a ridosso dei 23.850 punti, con un frazionale rialzo dello 0,02%.
Tra le blue chips è sotto pressione STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) che lascia sul parterre quasi il 3% alla vigilia dei risultati trimestrali, appesantito dal deludente outlook fornito ieri da Texas Instruments (Swiss: TXN.SW - notizie) .
In calo dello 0,86% Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) dopo che Jp Morgan ha ribadito il rating "neutral" sul titolo, con un prezzo obiettivo ridotto da 20,5 a 20 euro. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) lusso è debole anche Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) con un rosso dello 0,38%, mentre YNap sale dello 0,1% mantenendosi al di sotto del prezzo d'OPA. Ben intonato Moncler che avanza dell'1,71%, complice la conferma positiva di Jefferies che ha reiterato la raccomandazione "buy", con un target price alzato da 27,5 a 31 euro.
Arretra dello 0,39% Banca Generali malgrado Kepler Cheuvreux veda un quarto trimestre forte, mantenendo fermo in attesa dei dati il rating "buy" sul titolo.
Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) cala dello 0,2% complice i rumors relativi ad una possibile uscita dal gruppo dell'AD Amos Genish.
In guadagno i bancari con Banco BPM e Bper Banca in ascesa del 2,84% e del 2,12%, seguito da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che sale del 2,07%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) avanzano dell'1,19% e dello 0,55%, lasciando indietro Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) con un frazionale rialzo dello 0,12%.
Sul fronte macro Usa si conoscerà l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari, ma si guarderà anche al dato preliminare dell'indice PMI manifatturiero che a gennaio dovrebbe rimanere fermo a 55,1 punti, mentre l'indice PMI servizi è visto in salita da 53,7 a 54 punti.
Per le vendite di case esistenti a dicembre si stima un calo da 5,81 a 5,69 milioni di unità.
Prima dell'apertura di Wall Street saranno diffusi i risultati degli ultimi tre mesi di Ford Motor (Swiss: F-USD.SW - notizie) e di General Electric (Euronext: GNE.NX - notizie) , dai quali ci si attende un utile per azione pari rispettivamente a 0,45 e a 0,3 dollari, mentre United Technologies dovrebbe centrare l'obiettivo di un eps pari a 1,56 dollari. A mercati chiusi i riflettori si sposteranno sulla trimestrali di Xilinx (Francoforte: 880135 - notizie) per la quale si prevede un eps pari a 0,63 dollari.
Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online