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Borse Europa in calo su tensioni Usa-Iran, petroliferi vicino massimi 2 mesi

La borsa di Francoforte, in Germania.

(Reuters) - L'azionario europeo estende le perdite nella sessione odierna, con le tensioni dovute all'uccisione del generale iraniano Soleimani ad opera degli Stati Uniti che limitano gli acquisti agli asset rifugio, mentre gli energetici traggono beneficio dall'aumento dei prezzi del petrolio.

Intorno alle 11, l'indice azionario paneuropeo STOXX 600 cede l'1,17%, in rotta verso la sua seduta peggiore in un mese. I peggiori performer della regione sono i titoli tedeschi, che registrano un calo di circa l'1,9%.

Venerdì, i mercati azionari globali hanno perso terreno in seguito al raid Usa in Iraq. Tuttavia, le quotazioni del greggio sono aumentate su timori di interruzioni dell'offerta e i prezzi dell'oro sono saliti a un massimo di quasi sette anni.

"I mercati avevano inaugurato gennaio su una nota positiva ... Nessuno si aspettava così presto un'escalation delle tensioni", commenta Simona Gambarini, economista di Capital Economics a Londra.

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L'indice europeo di petrolio e gas avanza di circa lo 0,84%, l'unico indice settoriale con il segno più, toccando un massimo di quasi due mesi.

Sul fronte macro, sebbene a dicembre si sia espansa a un ritmo migliore del previsto, l'attività economica della zona euro è ancora vicina alla stagnazione, nonostante una ripresa del settore dei servizi.

L'indice azionario dei prodotti chimici della zona euro è il peggiore performer della regione, segnando un calo di quasi il 2%. A guidare le flessioni sull'indice il produttore di polimeri tedesco COVESTRO AG, sulla scia di indiscrezioni stampa di commenti negativi dei broker riguardo al titolo.