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Borse europee: la vampata finale

Dopo che per l’intera seduta le Borse europee avevano viaggiato in territorio negativo, negli ultimi novanta minuti sono stati scaricati sui book un quantità notevole di ordini di acquisto, gli indici si sono impennati ed i listini hanno così terminato col segno più sui massimi di giornata.

E’ chiaro che i mercati in questi giorni sono senza logica, se siete delle persone che usualmente comprate dei “gratta e vinci” potete anche trovare la cosa divertente, se invece siete degli investitori consapevoli, come ho più volte ribadito, prendetevi una pausa e guardate con distacco quel che accade sui mercati.

Cercare di spiegare usando il cervello quel che accade è senza dubbio tempo perso, siamo arrivati all’assurdo, ma davvero se si vedono in un seggio della Florida due ispanici in coda per votare arrivano a Wall Street ordini di acquisto per miliardi di dollari?

E, per tornare alle cose di casa nostra, forse la vittoria di Trump o della Clinton fa cambiare qualcosa alla situazione disperata di Banca Montepaschi (+3,88%)?

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Il nostro comparto bancario rimane sempre nell’occhio del ciclone, infatti oltre ad MPS (BSE: MPSLTD.BO - notizie) hanno terminato le contrattazioni con un rialzo Bper (+1,88%), Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) (+1,73%), Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) (+0,75%) ed Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) (+0,42%), sono invece rimasti sotto la soglia della parità Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (-0,63%) e soprattutto le solite due: Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) (-2,69%) e BpM (-2,85%) … la fusione paga … eccome se paga!

Maglia nera di giornata ad Italgas (-3,38%) che deve trovare un livello “stabile”, visto che anche Snam Rete Gas (-0,36%) non si è salvata dalle vendite.

Contrastato il comparto petrolifero con Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (-1,49%) e Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (-0,92%) che tornano a scendere, mentre Eni (Euronext: ENI.NX - notizie) (+0,63%) prosegue la risalita.

In calo anche Campari (Milano: CPR.MI - notizie) (-0,94%) dopo una trimestrale tutto sommato soddisfacente.

Diamo ancora uno sguardo di nuovo alla parte alta della classifica, la distribuzione della maxi-cedola premia Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) (+7,30%), sale Banca Mediolanum (+2,04%) in calo invece Finecobank (MDD: FBK.MDD - notizie) (-0,59%).

Ma concludiamo con un record storico, Brembo (+2,80%) fa segnare al fixing 56,90 euro, in questo caso, tuttavia, ci troviamo di fronte ad una vera eccellenza dell’industria italiana.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online