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Borse frenate da super-euro. A Piazza Affari in orbita Azimut

La prima seduta della nuova settimana è partita con il segno più per la piazza azionaria giapponese. Dopo tre sessioni consecutive in calo, l'indice Nikkei 225 ha dato vita ad un timido recupero oggi, terminando gli scambi in progresso dello 0,26%.

Il listino nipponico si è accodato all'ennesima chiusura positiva di Wall Street e non sembra aver risentito più di tanto dell'apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro, con il cambio fotografato in area 110,6, in ulteriore calo rispetto alla scorsa settimana.

Deboli le Borse europee che non riescono a dare un seguito agli spunti rialzisti di venerdì scorso. Dopo un'apertura sulla parità, i listini del Vecchio Continente sono scivolati tutti in negativo, con il Ftse100 in calo dello 0,09%, seguito dal Dax30 e dal Cac40 che arretrano rispettivamente dello 0,22% e dello 0,21%.

Per la seduta odierna non sono previsti dati macro di rilievo e i volumi di scambio dovrebbero rivelarsi inferiori alla media per via dell'assenza di Wall Street.
La piazza azionaria americana infatti rimarrà chiusa per la festività del Martin Luther King's Day e tornerà regolarmente agli scambi domani.

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Intanto a frenare le Borse europee contribuisce l'apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro, salito oltre quota 1,22, sostenuto dalla possibilità che la BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) riduce ulteriormente il suo stimolo monetario.

Tira il fiato anche Piazza Affari dove il Ftse Mib, dopo otto sedute consecutive al rialzo, viaggia poco sotto la parità con un frazionale calo dello 0,07% a ridosso dei 23.400 punti.

Tra le blue chips brilla Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) con un rally di oltre il 5% dopo che il Patto di sindacato si è detto pronto ad aumentare la sua partecipazione. La società ha fatto sapere di stimare un utile netto 2017 compreso tra 215 e 225 milioni di euro, e ha inoltre reso noto che sarà proposto un dividendo di 2 euro per azione.
In positivo anche gli altri protagonisti del risparmio gestito con Banca Generali in ascesa di mezzo punto, seguito da FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) che si apprezza dello 0,31%.

Il recente rialzo dei prezzi del petrolio spinge in avanti i titoli del settore oil con Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) in guadagno del 2,02%, seguito da Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) che avanza dell'1,2% beneficiando della promozione di Credit Suisse (IOB: 0QP5.IL - notizie) che ha migliorato il giudizio sul titolo a "neutral", mentre ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) sale dello 0,34%.

Ancora denaro su Fca che si apprezza del 2,4%: la società grazie al marchio Jeep potrebbe raddoppiare i profitti entro il 2022 e un'ulteriore spinta all'utile del gruppo dovrebbe arrivare dalla riforma fiscale Usa approvata di recente.
Diversa (Amburgo: XA6.HM - notizie) la strada imboccata da Exor e CNH Industrial che scendono dello 0,98% e del 2,19%.

Deboli i bancari tra i quali sale in controtendenza solo Bper Banca con un vantaggio dello 0,79%, mentre Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) scendono dello 0,06% e dello 0,2%, seguiti da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Banco BPM che arretrano dello 0,34% e dello 0,48%, lasciando ancora più indietro Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che perde lo 0,8%.

Uno sguardo ad YNap che cala dello 0,41% in attesa dei ricavi preliminari dell'esercizio 2017.

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