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Borse: Piazza Affari frana, non si salva nessuno

Ai crolli dei titoli bancari ci avevamo anche fatto il callo, ormai per quello non ci si allarmava neppure, oggi però è accaduto qualcosa di diverso, oggi è stato tutto il listino a scendere in maniera paurosa.

I cali hanno riguardato tutte le Borse mondiali, ma la nostra Piazza Affari, come spesso accade, è risultata la peggiore, ed il bilancio dell’intera ottava, che era partita molto bene, si è tinto di rosso (-2,1%)

Motivi di questo disastro?

Forse qualche parola di troppo arrivata dalla Germania (Schauble, Weidmann), forse la consapevolezza che la nostra più grande Banca anziché “aiutare” gli altri Istituti in difficoltà abbia lei stessa bisogno di una mano ed abbastanza corposa (6 miliardi di euro), forse sentire che Soros, uno che spesso ha fatto i soldi sulle sciagure, abbia cominciato ad investire al ribasso e forse per il timore che il referendum in Gran Bretagna possa creare danni anche senza che si materializzi la Brexit.

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Insomma, mettete assieme tutte queste preoccupazioni ed il crollo odierno non risulta poi così stupefacente, anzi, quasi una eventualità ineluttabile.

Il Ftse Mib (-3,62%) non ha fatto prigionieri, tutti in rosso i quaranta titoli che lo compongono e se escludiamo Italcementi (Amburgo: 1086183.HM - notizie) (-0,29%) che, come tutti sanno, non è più un titolo di Borsa, soltanto un altro titolo, Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (-0,31%), ha fatto segnare un ribasso inferiore ai due punti percentuali!!!

Cosa significhi questo, è ovvio e banale: chi aveva in mano qualcosa … lo ha venduto! Senza neppure guardare al prezzo! E questo è agghiacciante.

Come fare per riprendersi da una simile batosta ed evitare il colpo del KO? Al solito dobbiamo aggrapparci a chi è più forte di noi, mi sto riferendo ovviamente a Wall Street.

Certo che anche gli Stati Uniti sono messi male, e non tanto perché anche gli indici di Borsa a stelle e strisce stanno perdendo in questo momento più di mezzo punto percentuale, ma perché i due candidati alla presidenza, espressi dalle primarie, non si possono definire di profilo basso, bensì … infimo.

Insomma il mondo si sta “sbrindellando”, gli indici americani sono sui massimi storici e tutti sappiamo che quando New York ha il raffreddore Francoforte ha l’influenza e Milano una polmonite fulminante.

Urge un immediato riscatto … altrimenti …

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online