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Brasile, consolidamento telecomunicazioni atteso nel 2016

LISBONA (Reuters) - Il consolidamento a lungo atteso dell'industria brasiliana delle telecomunicazioni -- che coinvolge le rivali Oi e Tim Brasil -- è in ritardo ma dovrà andare avanti nel 2016.

Lo ha detto Rafael Mora, membro del consiglio di Portugal Telecom, il più grosso azionista di Oi.

Mora, che siede anche nel consiglio della società brasiliana, ha detto che le modifiche nella struttura degli azionisti della controllata di Telecom Italia -- che dovrebbero essere finalizzate alla fine di giugno -- hanno rallentato il processo.

Tim Brasil ha reso noto ieri di aver chiuso il primo trimestre con un calo degli utili del 16% rispetto a un anno fa, a causa di vendite deboli e della crescita delle spese. L'utile netto è sceso a 313 milioni di reais (102 milioni di dollari), vicino alle stime Reuters di 308 milioni.

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"Non ci sono colloqui, non è successo niente finora", ha spiegato. "Il processo di consolidamento in Brasile non avverrà troppo presto, ma l'anno prossimo di sicuro. Non abbiamo dubbi", ha detto ai giornalisti.

Oi potrebbe fare un'offerta per Tim e potrebbe farlo con l'unità brasiliana della messicana America Movil e la spagnola Telefonica.

Le quattro società telefoniche brasiliane hanno cercato di ridurre a tre il numero di operatori, visto che i costosi investimenti riducono i profitti, ma un alto funzionario di Brasilia ha confermato che i colloqui nella capitale su questo genere di accordo sono svaniti.

"Se fosse una grossa opportunità, non penso che nessuna società se la farebbe sfuggire, ma non ci sono piani di consolidamento attualmente", ha detto il funzionario, che ha chiesto di restare anonimo.

"Non è facile trovare un accordo ora", ha spiegato Arthur Barrionuevo, ex-dirigente dell'agenzia antitrust brasiliana Cade, ora professore universitario. "Il Brasile è in un momento difficile. Da quando l'outlook è più volatile, raccogliere soldi all'estero è più costoso. Tutto ciò deve aver influito sull'interesse in un consolidamento".