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BTP e bond euro prendono pausa da sell-off ieri, spread a 198 punti

MILANO (Reuters) - In linea con la quasi totalità del comparto europeo, il secondario italiano chiude in territorio positivo prendendosi una pausa dopo la forte correzione di ieri, in un quadro che però a livello generale resta poco variato rispetto ai giorni scorsi e su cui continuano a pesare le incertezze sul futuro politico europeo.

** In questo contesto, a detta degli operatori, Italia e Francia sono sotto la lente degli investitori ed entrambe venerdì dovranno fare i conti con il pronunciamento di Moody's sul rating sovrano, rispettivamente 'Baa2' con outlook negativo e 'Aa2' con outlook stabile.

** "Il mercato è ancora abbastanza nervoso, con volumi inferiori rispetto a quelli di ieri. Nei prossimi giorni potremmo assistere a un rimbalzo più consistente che porti in area 2,20% il tasso del decennale o, in caso di downgrade da parte di Moody's, potremmo serenamente arrivare a 2,50%. Da questo punto di vista, la Francia è in una situazione migliore dell'Italia sui cui pesa l'immobilismo del governo sul fronte riforme", ragiona un operatore.

** Attorno alle 17,30, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 198 punti base dai 202 del finale di seduta di ieri -- sui massimi dall'ottobre 2014 -- e, in parallelo, il tasso del decennale scende a 2,33% da 2,38% dell'ultima chiusura.

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** A impensierire gli investitori sono soprattutto le chance di vittoria della leader del 'Front National' Marine Le Pen, che da tempo promette in caso di vittoria alle presidenziali l'abbandono dell'euro. Il differenziale tra Germania e Francia ha chiuso la seduta a 75 punti base, rispetto ai 77 punti base di ieri.

** Unica eccezione nel perimetro europeo è costituita dalla Grecia -- con il rendimento del 2 anni arrivato al 10% per la prima volta da giugno 2016 -- zavorrato dalla spaccatura interna al board Fmi sui target fiscali da fissare al Paese.

** Infine l'offerta di nuova carta via sindacato da parte del Belgio -- sei miliardi totali per la tranche a 7 anni e quella a 40 anni -- ha contribuito al calo dei prezzi dei governativi della zona euro.