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Btp incerti in apertura settimana, debolezza Bund aiuta rientro spread

Un trader al lavoro. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Secondario italiano poco ispirato ma prevalentemente positivo in apertura di settimana, mentre la pressione sul Bund tedesco favorisce un leggero rientro in termini di spread.

La performance particolarmente depressa dei benchmark tedeschi procede in parallelo ai dati migliori delle attese sulla produzione industriale e sul saldo commerciale con l'estero della prima economia europea nel mese di aprile.

Decisamente inferiore alle attese invece l'indagine Sentix sul morale di investitori e analisti a livello di zona euro nel mese di giugno.

"Nulla di strano, considerato che per la crisi greca non si vede ancora alcuna svolta e tenendo conto anche del cambio tornato ad apprezzarsi leggermente contro dollaro" commenta brevemente un operatore.

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Intorno alle 11,30, rispetto ai 142 punti base venerdì sera in chiusura, il premio di rendimento Btp/Bund sul segmento a dieci anni si muove in calo di una manciata di centesimi, mentre il decennale giugno 2025 paga circa 2,23%, ritracciando dai massimi della scorsa settimana.

I dati mensili a cura di Banca d'Italia mostrano intanto una flessione nell'esposizione degli istituti di credito nazionali ai fondi Bce, calati a maggio di una decina di miliardi rispetto ad aprile grazie a un calo che coinvolge sia le operazioni a sette giorni sia quelle a lungo termine.

Questa sera a mercato chiuso in arrivo da Via XX Settembre l'annuncio sul collocamento a medio lungo di giovedì prossimo 11 giugno, quando dovrebbero venire riaperti i benchmark Btp a tre e sette anni.

"L'attività sul mercato primario è diminuita significativamente in maggio, sia per l'Italia che per la Spagna; l'avanzamento del funding è attualmente inferiore rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso" scrive una nota dell'ufficio studi UniCredit a cura di Luca Cazzulani.

Il ritmo delle emissioni, prosegue, dovrebbe tornare ad accelerare pe raggiungere il target di 270 miliardi previsto dalla banca senza però causare eccessiva pressione sulla curva dei rendimenti.