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Btp azzerano rialzo in chiusura tra volumi sottili, aleggia incognita referendum

MILANO (Reuters) - Azzera il rialzo in chiusura il mercato obbligazionario italiano, in una seduta che si contraddistingue per i volumi particolarmente sottili vista la pausa del mercato Usa per la festività del Ringraziamento.

A suggerire cautela, l'incognita rappresentata dal referendum costituzionale del 4 dicembre, cui sono legate le sorti del governo guidato da Matteo Renzi, mentre domani prenderà il via il ciclo delle aste di metà mese.

Supporto al mercato stamane era arrivato ad alcune dichiarazione del vicepresidente Bce Vitor Constancio, il quale ha messo in chiaro che Francoforte monitorerà con attenzione la reazione dei mercati dopo la consultazione italiana.

La Bce, ha assicurato Constancio, non esiterà ad agire per preservare la stabilità finanziaria in caso di shock. Il numero due di Francoforte ha inoltre puntualizzato come - nonostante la recente risalita - i tassi italiani restino entro livelli relativamente contenuti.

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Il mercato, comunque, secondo gli addetti ai lavori, rimane molto rarefatto ed esposto a repentini cambi di direzione, anche se la presenza sul secondario della Bce - che peraltro nelle prossime settimane accentuerà il ritmo degli acquisti nell'ambito del quantitative easing, per poi ridurlo nella pausa natalizia - evita ai tassi di andare troppo oltre.

Balzato ieri fino a 189 punti base - ennesimo record da ottobre 2014 - il premio di rendimento Italia/Germania sul comparto a dieci anni è indicato intorno a 187 centesimi da 186 del finale di seduta di ieri.

Il tasso sul benchmark dicembre 2026 chiude a 2,127% da 2,134% del finale di seduta di ieri, quando era volato il record da luglio 2015 di 2,17%. In mattinata il tasso del Btp decennale era sceso fino a 2,043%, mentre lo spread si era stretto fino a 179 punti

Gli investitori guardano intanto con particolare interesse al comunicato di questa sera, a mercato chiuso, in cui il ministero dell'Economia annuncerà i dettagli dell'asta a medio-lungo di martedì prossimo 29 novembre. Secondo UniCredit, verranno offerti fino a 7,5 miliardi in Btp a 5 e 10 anni e Ccteu.

Si tratta probabilmente dell'ultimo appuntamento del 2016 con il medio-lungo per il Tesoro, che cade a pochi giorni dal referendum. L'importo complessivo, sempre secondo quanto scrivono in una nota gli analisti di UniCredt, dovrebbe essere più contenuto del solito, visto che il Tesoro è ormai a buona punto con la raccolta del 2016.

Il ciclo delle aste di fine mese prenderà il via domani il con l'offerta di Ctz (3-3,5 mld del nuovo dicembre 2018) e indicizzati (750 milioni-1,25 miliardi del Btpei maggio 2022 e il Btpei settembre 2041).

Sul mercato grigio Mts in chiusura il nuovo Ctz sconta un rendimento in area 0,31%, che se confermato in asta, rappresenterebbe il rendimento all'emissione più alto da dicembre 2014.

Il tasso d'emissione di questo strumento era scivolato sotto zero per la prima volta un anno fa, fino ad arrivare al livello del settembre scorso, quando era stato emesso a -0,216%, minimo storico.

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