Cambio EUR/USD Ancora Debole: l’Indice del Dollaro USA verso Quota 90,5
Nelle ultime ore, il cambio EUR/USD sta continuando a contrarsi, con l’euro che mostra segnali di debolezza rispetto a un biglietto verde rinvigorito, come testimoniato dall’indice del dollaro USA che sta lentamente risalendo e si trova attualmente a quota 90,5 punti circa.
Anche le borse europee hanno chiuso in calo ieri rispetto alle sedute precedenti, probabilmente a causa dei timori per il Coronavirus in Europa e del conseguente rischio di altri lockdown generalizzati in più Paesi.
Il rialzo del dollaro è invece trainato in parte anche dai dati sull’occupazione statunitense, che hanno mostrato una perdita di oltre 140.000 posti di lavoro nel corso del mese scorso e che potrebbero quindi suggerire la possibilità di un nuovo pacchetto di stimoli già a breve.
Previsioni sull’andamento del cambio EUR/USD
Attualmente, il cambio EUR/USD si trova a quota 1,2159. Ancora per i prossimi giorni (al netto di importanti shock esogeni legati ai market movers della settimana) si può ipotizzare un lieve deprezzamento della moneta unica rispetto al dollaro statunitense, ma è difficile ritenere che il trend attuale possa spingersi sotto l’EMA a 50 giorni a quota 1,2075, che rappresenta una soglia di supporto fondamentale.
Sotto tale valore, la successiva soglia di supporto è quella fissata a 1,2025, superata la quale il trend si potrà effettivamente portare stabilmente al ribasso.
Un rialzo del cambio EUR/USD sopra quota 1,2187 indicherà invece la presenza di compratori e l’euro potrebbe in questo caso spingersi nuovamente al rialzo per ridurre il più possibile le perdite delle scorse sedute e assestarsi vicino quota 1,2246, la prossima resistenza di maggior rilievo.
Per le prossime ore, risulterà fondamentale monitorare il cambio EUR/USD tramite due market movers di rilievo, vale a dire il report sulle condizioni finanziarie dell’Eurozona della Banca Centrale Europea annunciato quest’oggi e l’aggiornamento sull’inflazione negli Stati Uniti, che si attende nella giornata di domani e che potrebbe ulteriormente rafforzare l’indice del dollaro statunitense.
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This article was originally posted on FX Empire