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Cancellieri, Ligresti: raccomandata a Berlusconi. Ministro nega

Salvatore Ligresti assieme alle figlie Giulia (a sinistra) e Jonella (a destra).REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

MILANO (Reuters) - L'ex patron di Fonsai, Salvatore Ligresti, avrebbe perorato con l'allora premier Silvio Berlusconi la causa di Anna Maria Cancellieri, quando quest'ultima era prefetto di Parma e il suo incarico stava scadendo, affinché l'attuale ministro della Giustizia restasse in quella sede, come desiderava, anziché cambiare destinazione. E' quanto ha dichiarato lo stesso Ligresti nell'interrogatorio reso davanti al pm di Milano Luigi Orsi, che indaga sui diversi filoni milanesi del caso Fonsai, e come si legge nel verbale visionato da Reuters. Il portavoce del ministro, in una nota, dice che "le dichiarazioni di Ligresti sono destituite di ogni fondamento" e che "Cancellieri non ha mai fatto il Prefetto a Parma". "È surreale pensare che, in entrambi i casi, Cancellieri abbia potuto chiedere un interessamento per rimanere a Parma, potendo ricoprire incarichi più impegnativi e qualificanti", si legge nella nota del portavoce del ministro. "Mi feci latore del desiderio dell'allora prefetto Cancellieri che era in scadenza a Parma e preferiva rimanere in quella sede anziché cambiare destinazione. L'attuale ministro Cancellieri è persona che conosco da moltissimi anni e ciò spiega che mi si sia rivolta e che io abbia trasmesso la sua esigenza al presidente Berlusconi. In quel caso la segnalazione ebbe successo perché la Cancellieri restò a Parma", ha detto Ligresti al pm. Proprio oggi la Camera ha respinto la mozione di sfiducia individuale presentata dal Movimento Cinque Stelle contro la Cancellieri, per la vicenda legata ai rapporti con la famiglia Ligresti e alla concessione dei domiciliari a Giulia Ligresti. Lo scorso 13 novembre la procura di Milano ha depositato l'atto di chiusura indagini nel filone d'inchiesta su Fonsai che vede indagato l'ex presidente dell'organo di controllo del settore assicurativo (Isvap) Giancarlo Giannini per corruzione e calunnia. JONELLA: "PAPA' SOLLECITO' BERLUSCONI PER GIANNINI" In un altro verbale - quello che riguarda l'interrogatorio reso nel dicembre 2012 da Jonella, una dei tre figli di Ligresti - emerge anche che l'ex patron di Fonsai sollecitò ripetutamente Berlusconi "a trovare una collocazione lavorativa a Giannini". "Certamente mio padre e Berlusconi parlarono del tema Giannini. I due sono molto amici e non parlarono esclusivamente di questo argomento. Non credo che questa sia stata la sola occasione nella quale mio padre ha sollecitato l'ex presidente del Consiglio a trovare una collocazione lavorativa a Giannini. Quella voltain cui io ero presente ho visto che Berlusconi ha risposto dicendo 'vediamo'", ha detto Jonella al pm di Milano, come si legge nel verbale. JONELLA CITA LA CONSULENZA A MARCO CARDIA Jonella inoltre ha detto ai pm - come emerge sempre dal verbale di interrogatorio - che Marco Cardia, il figlio dell'ex presidente della Consob, Lamberto, fu assunto come consulente di Fondiaria, nonostante non fosse "un luminare del Diritto". "A un certo punto mio padre decise che fossero dati degli incarichi a Marco Cardia, un avvocato figlio del presidente della Consob. Marco Cardia l'ho conosciuto e non mi è parso un luminare del Diritto. Non c'è bisogno di diffondersi sulle ragioni di questa decisione", ha detto Jonella al pm di Milano. Non è stato possibile al momento avere un commento da Marco Cardia. Da parte sua invece il padre Lamberto in una nota ha dichiarato che "nella qualità di presidente Consob mi sono astenuto dalla conoscenza e da ogni attività riguardante il gruppo - una volta appreso di tale collaborazione - lasciando l'esercizio delle attività di competenza agli uffici della Direzione generale e alla Commissione. Ricordo, come anche dichiarato da Consob che durante tale periodo sono stati svolti ben 40 interventi di vigilanza progressivamente penetranti nei confronti delle società del gruppo Premafin". - Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia