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Catricalà: Rai deve restare pubblica

ROMA (Reuters) - Non esiste sul tavolo del governo alcun dossier sulla privatizzazione della Rai, il cui contratto di concessione, che scade nel 2016, andrà rinnovato. A difendere il controllo statale della tv pubblica è il viceministro allo Sviluppo economico Antonio Catricalà che, in un'intervista al Messaggero, ha definito "forzato" interpretare come un'apertura alla vendita le parole del ministro dell'Economia Maurizio Saccomanni, secondo cui per abbattere il debito pubblico l'esecutivo guarda a "tutte le opzioni" di dismissione. "Personalmente non mi sono mai espresso a favore della provatizzazione e comunque non siamo in presenza di alcun piano di vendita anche perché la Rai è sottoposta ad un contratto di servizio", ha detto Catricalà al quotidiano. "La legge Gasparri tecnicamente prevedeva questa possibilità ma ora sarebbe intempestivo parlare di privatizzazione a due anni dalla scadenza della concessione Rai, il 6 maggio 2016, che andrà rinnovata", ha aggiunto. Saccomanni, intervistato sabato sera alla trasmissione "Che tempo che fa", alla domanda se tra le dismissioni che il governo si è impegnato ad avviare entro la fine dell'anno c'è anche quella della Rai, ha risposto: "È una società di cui lo Stato è azionista, stiamo guardando ogni possibile soluzione, l'obiettivo è dare una mano alla riduzione del debito pubblico".